Fino al 10
gennaio 2014 nel Palazzo della Carità (piazza Giovanni XXIII, 1),
sede della Fondazione "Città di Cremona", è possibile visitare la
mostra fotografica e documentaria “I luoghi della Carità” curata
dalla critica d'arte Tiziana Cordani, coordinatore per i beni
artistici della Fondazione Città di Cremona (orari di apertura:
giorni feriali ore 09.00-12.00, 15.00-16.00).
“I luoghi
della Carità Cremonese” sono per i Cremonesi i luoghi nei quali si
espleta ogni atto di solidarietà nei confronti della comunità
sociale, molti di essi appartengono alla storia, altri alla cronaca
recente, tutti si esprimono nella attualità degli interventi. Taluni
hanno reso possibili le azioni caritative in tempi anche remoti e
hanno inciso nella storia della comunità locale un segno distintivo
che li rende patrimonio visibile e prezioso, simbolo di valori
nobilmente vissuti, segni evidenti e permanenti di un impegno profuso
nel tempo a favore della cittadinanza e della società.
Tale
preziosa e solerte collaborazione ha consentito di far figurare in
mostra immagini di edifici di varia tipologia e di diverso utilizzo,
alcuni non più facenti parte del patrimonio della Fondazione, altri
di recente acquisizione o edificazione, testimonianza della
attenzione da sempre dedicata alle necessità dei cittadini:
abitazioni, attività lavorative, necessità assistenziali e
sanitarie.
L’iniziativa
espositiva, quindi, intende offrire al pubblico l’occasione di
“vedere” con i propri occhi una realtà che si è costruita nel
tempo, in oltre un secolo di generosa collaborazione, consentendo di
coglierne i mutamenti, le dismissioni, le remissioni, i cambi d’uso,
segni evidenti del mutare dei costumi sociali, del differenziarsi
delle esigenze caritative e anche del trascorrere del tempo in
rapporto al tessuto cittadino ed anche a quello extraurbano.
La mostra,
inoltre, dà memoria e sottolinea la meritoria opera e la sensibilità
umana e cristiana di quanti, nel corso dei decenni, hanno contribuito
con generosità al bene comune, nella certezza che nulla vada perduto
dello spirito solidale che ha animato e sostenuto il tessuto sociale
della comunità cremonese nell’arco dei secoli e come questo sia
fonte perenne di speranza e di sostegno per chi ha bisogno di aiuto.
Particolarmente è degna di ricordo la grande sensibilità mostrata
da tanti generosi benefattori nei confronti dei malati, dei fanciulli
e degli anziani, che costituiscono anche oggi uno dei nodi dolenti
della vita sociale della comunità.