25 settembre 2014

Teatri di tradizione: lettera dei sindaci per l'estensione dello sgravio fiscale delle donazioni destinate a queste istituzioni culturali


"Questa iniziativa incarna lo spirito del Decreto Cultura, ovvero intende la cultura come volano di sviluppo". Con queste parole il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, in qualità di comune capofila dell'iniziativa, ha esordito nell'incontro chiesto da 25 sindaci italiani con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini e avvenuto nel primo pomeriggio al Ministero a Roma. Presenti, oltre al sindaco Galimberti, accompagnato dalla sovrintendente del teatro Ponchielli Angela Cauzzi, anche sindaci, assessori alla Cultura, dirigenti dei comuni di: Parma, Treviso, Ravenna, Macerata, Jesi, Reggio Emilia, Catania, Ferrara, Brescia, Chieti, Livorno, Piacenza, Novara, Como, Lecce, Sassari, Pavia, Modena e Bergamo. Per l'Associazione teatri italiani di tradizione che ha appoggiato l'iniziativa e ha redatto un documento condiviso dai sindaci, il presidente dell'ATIT Giuseppe Gherpelli. Al tavolo anche Vincenzo Santoro, responsabile dell'ufficio cultura dell'ANCI nazionale. "Ieri c'è stato il Consiglio di Amministrazione del Teatro Ponchielli - ha detto il sindaco del Comune di Cremona - Quando si entra in questi teatri si ha la sensazione di essere avvolti dall'arte e dalla musica. Il problema comune a tutti i teatri rischia di essere quello di capire quali stagioni attivare per il prossimo anno di fronte alle notevoli difficoltà economiche. Poi sono uscito dal teatro Ponchielli e all'ingresso del nostro teatro ho visto tanti cittadini in fila in attesa dello spettacolo. La bellezza di questi luoghi racconta una storia di persone e di città che fanno cultura".

"E' con questo spirito che veniamo a offrirle due cose - ha continuato Galimberti - La prima cosa è che siamo insieme. Non ci siamo mossi separatamente: 25 città insieme vengono da lei e questo è un modo di agire importante di una politica che si fa carico delle problematiche e delle idealità, unendo la città del paese. La seconda cosa che offriamo è il desiderio di innovare dal punto di vista della programmazione e di nella gestione quotidiana di un patrimonio di bellezza che ogni giorno è più complessa".


"Abbiamo bisogno di un aiuto - ha concluso il sindaco di Cremona - Siamo qua per iniziare un percorso insieme come città, vogliamo continuare a lavorare insieme, anche insieme all'ANCI, progettando e proponendo".

A questo proposito, il presidente dell'ATIT Giuseppe Gherpelli ha illustrato alcune richieste contenute nel documento condiviso: riforma del settore musicale, ripartizione del Fus (Fondo unico per lo spettacolo), regime fiscale agevolato per le erogazioni liberali a favore dei teatri di tradizione, norme sul diritto d'autore, possibilità di accesso da parte delle amministrazioni comunali ai finanziamenti di Arcus S.p.A.

"Conosco i teatri di tradizione - l'intervento del ministro Franceschini - Ce n'è uno nella mia città e so che cosa fanno. Siamo alla vigilia di una imponente manovra di spending review ed io sto cercando di evitare tagli alla cultura. Per quanto riguarda il Fus, il problema in questo momento non è avere più soldi ma evitare tagli. Sulla legge sullo spettacolo ci stiamo lavorando e gli sgravi fiscali possono essere utilizzati a favore del patrimonio pubblico, anche di quello che ospita i teatri di tradizione. Penso che ci possa essere uno spazio per immaginare che la norma che prevede lo sgravio fiscale anche per le donazioni legate all'attività si possa estendere dalle fondazioni lirico-sinfoniche ai teatri di tradizione. Ci lavoriamo, ci proviamo insieme. Da valutare un intervento sul diritto d'autore nell'ambito della riforma della Siae, difficile invece che i finanziamenti Arcus siano indirizzati alle attività di spettacolo, anziché al patrimonio".

I 25 sindaci che hanno aderito all'iniziativa del Comune di Cremona firmeranno una lettera, insieme all'Associazione teatri italiani di tradizione, per chiedere l'estensione dello sgravio fiscale alle attività dei teatri di tradizione e saranno protagonisti del tavolo ANCI-Ministero. I sindaci, inoltre, hanno deciso altre azioni concrete che metteranno in atto a partire dalla prossima settimana, coinvolgendo le Regione e i parlamentari dei territori.

"Noi ci siamo al suo fianco - ha chiuso il sindaco Gianluca Galimberti rivolgendosi al Ministro - Abbiamo esperienze da portare e da innovare, di coprogettazione, triennalità delle programmazioni, sperimentazione. Coinvolgeteci, noi siamo pronti e determinati a lavorare".

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