Approvate
dalla Giunta le variazioni al Bilancio di previsione 2014. In una
conferenza stampa, il sindaco Gianluca Galimberti, il vice
sindaco Maura Ruggeri, l'assessore alle Risorse,
all’Innovazione e alla Digitalizzazione Maurizio Manzi e
l'assessore al Welfare di comunità, servizi alle famiglie e alla
persona Mauro Platè hanno presentato le principali variazioni
apportate al Bilancio preventivo 2014, approfondendo, per gli ambiti
oggetto di maggiore intervento, le motivazioni che li hanno
determinati. “E’
stato un lavoro di squadra, di limatura e di progetti - ha esordito
il sindaco Gianluca Galimberti - Abbiamo ereditato una situazione
gravissima, un bilancio preventivo semestrale dove anziani e disabili
erano inseriti in strutture senza previsioni della copertura delle
rette, dove non erano previsti soldi per il taglio del verde di
settembre e per la manutenzione delle strade”. “In questo
contesto siamo riusciti a mantenere i servizi essenziali, attraverso
un lavoro capillare fatto di programmazione, riorganizzazione,
progettazione e rimodulazione mirata”, ha detto il sindaco.
La
situazione 'ereditata': 2 milioni e 470 mila euro di disavanzo
E'
stata quindi illustrata la situazione al momento dell'insediamento
della Giunta Galimberti. Il preventivo 'ereditato' con spese previste
di 66 milioni e 620 mila euro ed entrate previste di 66 milioni e
620 mila euro, presentava, al 30 giugno scorso, un disavanzo di
2 milioni 470 mila euro, "un buco pesante a cui far fronte",
ha spiegato l'assessore Manzi. In particolare, sono state registrate,
rispetto al preventivo, maggiori spese per 1 milione e 300 mila euro e
minori entrate per 1 milione e 370 mila euro.
“Per
mitigare l’effetto del disavanzo presente al 30 giugno 2014 - ha
spiegato l’assessore Maurizio Manzi - questa Amministrazione ha
immediatamente avviato un piano volto a ridurre le spese e ad
incrementare le entrate, piano che si è sviluppato lungo due
direttrici: attivando progettualità, in diversi ambiti, che hanno lo
scopo di aumentare la produttività dei servizi e degli enti
coinvolti e contestualmente, attraverso azioni mirate di sviluppo,
razionalizzare le spese acquisendo, nel contempo, maggiore autonomia
economica; agendo sulle minori spese, non attraverso tagli lineari,
ma individuando, con un lavoro capillare svolto in tutti gli ambiti,
le possibili economie cui si sono aggiunti i primi interventi di
efficientamento della struttura organizzativa”.
La
situazione al 1° settembre: ridotto il disavanzo di 1 milione e 820 mila
euro
Ecco
la situazione al 1° settembre, dopo gli interventi della nuova
amministrazione. Maggiori spese per 950 mila euro (erano 1 milione e
300 mila euro al 30 giugno), minori spese per 876 mila euro (erano zero
al 30 giugno) con un residuo di 119 mila euro. Minori entrate per 1
milione e 84 mila euro (erano 1 milione e 300 mila al 30 giugno) e
maggiori entrate per 554 mila euro (erano 200 mila euro al 30 giugno)
con un delta di 530 mila euro.
“Gli
interventi messi in atto dalla nostra Amministrazione - hanno
dichiarato sindaco e assessori - hanno consentito di diminuire, nel
periodo compreso tra il 1° luglio e il 1° settembre, il disavanzo
da 2 milioni e 470 mila euro a 650 mila euro, con una riduzione pari a 1
milione e 820 mila euro, risultato ottenuto in pochi mesi senza
toccare i servizi essenziali, le tariffe per i servizi a domanda individuale, le rette e la TASI (Tributo
sui servizi indivisibili) che interessa la prima casa”.
"Abbiamo
operato - ha specificato Manzi - in un contesto di assoluta mancanza
di dati analitici, a supporto e legittimazione delle previsioni di
spesa, oltre che di idonei strumenti atti a rilevare i consuntivi dei
servizi erogati e dei relativi costi di produzione, che non
consentono, allo stato attuale, di operare approfondite ed esaustive
analisi di congruità e coerenza dei dati disponibili, così da poter
valutare l’adeguatezza e l'appropriatezza dei servizi erogati.”
Analisi
su maggiori spese: spese sociali in preventivate
E'
stato effettuato un focus sulle spese sociali non preventivate. Sono
risultate errate le previsioni relative alla spesa sociale, dove non
sono state adeguatamente previste le spese necessarie alla copertura
di bisogni sociali già accertati di persone anziane e di disabili.
La maggiore spesa per questa area risulta pari a 756.900,00 euro. A
tale proposito, va ricordata la nota dell’ex assessore Luigi Amore
che, in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione
2014, chiedeva che “nella prima variazione di Bilancio utile si
tenesse conto dell’evoluzione delle esigenze di spesa del Settore
Politiche Sociali”.
“Per
far fronte a tali necessità - ha spiegato l’assessore Manzi -
questa Giunta ha costituito e attivato un Fondo di Solidarietà sino
ad oggi non presente nel Bilancio. Tale Fondo risponde anche al
protocollo d’intesa sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali
dalla precedente Amministrazione e ha lo scopo di accogliere i
contributi volontari di istituzioni e privati”.
Altra
criticità riscontrata è quella relativa alla manutenzione del
verde: è stato necessario stanziare ulteriori 140 mila euro per la
copertura degli interventi da effettuare nei mesi da settembre a
dicembre, dal momento che gli stanziamenti preventivati sono stati
interamente utilizzati nei primi sette mesi dell’anno.
Analisi
su minori spese: progettualità su Teatro Ponchielli e Istituto
Monteverdi
Per
aumentare le minori spese, tra le altre azioni, l’amministrazione
Galimberti ha messo in campo progettualità in ambito culturale,
attraverso specifici progetti di rilancio del Teatro Ponchielli e
dell’Istituto Monteverdi “con l’obiettivo di incrementare le
entrate proprie ed essere così in grado di disporre di una maggiore
copertura dei costi”. La riduzione del trasferimento operato sul
Teatro Ponchielli (150 mila euro) e Istituto Monteverdi (200 mila euro)
sarà compensata ad inizio dell’anno 2015. “Confidiamo che i
progetti già avviati potranno portare adeguati benefici economici
agli enti stessi”, ha dichiarato il sindaco, che ha ricordato
l’incontro con il Ministro Dario Franceschini sui teatri di tradizione,
in programma il 25 settembre prossimo, e il rilancio dell’Istituto
Monteverdi, che verrà presentato in una conferenza stampa la
prossima settimana. “Senza il rilancio progettuale - ha precisato
il sindaco - in collaborazione con gli enti coinvolti, questa
riduzione non sarebbe stata possibile”.
Analisi
su minori entrate: focus su multe e mense
Per
quanto riguarda le contravvenzioni, si è registrata una minore
entrata di 430 mila euro derivante da una errata previsione 2014 delle
ammende per violazioni delle norme sulla circolazione stradale
(comprensive di quelle per eccesso di limite di velocità) stimata in
2.500.000 euro. "L’aumento della previsione rispetto al 2013 -
ha spiegato Manzi - non ha tenuto conto della Legge, del mese di
giugno 2013, che consente ai contravventori di pagare l’ammenda con
una riduzione del 30% sull’importo delle sanzioni nel caso in cui
il pagamento venga effettuato entro 5 giorni”.
Inoltre,
si è registrata una diminuzione dei proventi derivanti dalla
diminuzione della frequenza alla mensa delle scuole elementari a
tempo pieno pari a 180 mila euro e dalla diminuzione delle iscrizioni
agli asili nido pari a 65 mila euro: conseguenze delle scelte operate
dalla precedente Amministrazione di aumentare il prezzo dei pasti e
dalla mancanza di chiarezza percepita dalle famiglie sulla entità
delle rette degli asili nido.
Analisi
su maggiori entrate: emissioni di ruoli
Per
quanto riguarda le maggiori entrate, in particolare nell'ambito delle
violazioni al Codice della strada, si riscontrano 290 mila euro per
emissione ruoli relativi a contravvenzioni arretrate. Si è assunta
la decisione di intensificare l’attività di emissione dei ruoli
per ammende arretrate e di accelerare l’iter di verifica e di
incasso condotto dalla società incaricata della riscossione.
Disavanzo
da coprire con progetti, variazioni puntuali e rimodulazione
chirurgica IMU
"Ci
sono state scelte politiche errate – hanno spiegato sindaco ed
assessori - che hanno determinato una programmazione sbagliata e
quindi maggiore spese e minori entrate che sono state coperte
attraverso progetti, variazioni puntuali e rimodulazione mirata e
chirurgica dell’IMU". Per quanto riguarda l’Imu, sono
interessate solamente: seconde case (l'aliquota passa da 0,98% a 1%),
aree fabbricabili (da 0,96% a 1,06%), abitazione non locate (da 1,05%
a 1,06%), negozi e botteghe non locate (nuova aliquota da 0,96% a
1,06%), le unità immobiliari destinate alla media e grande
distribuzione (da 0,96% a 1,06%) per un maggior introito stimato di
650mila euro che consente di coprire il disavanzo. Rimangono
inalterate le tariffe relative alle prime case e sono
confermate tutte le agevolazioni in vigore. “L’intervento
- chiarisce l’assessore Manzi - punta a rendere disponibili le
abitazioni e i negozi sfitti e a favorire i negozi di vicinato.
Inoltre punta a disincentivare il passaggio da aree non fabbricabili
ad aree fabbricabili”. La
revisione delle aliquote decorrerà dal 1° gennaio 2014. La maggiore
imposta dovrà essere versata con la rata a saldo in scadenza il 16
dicembre 2014.
Obiettivi
e principali azioni da avviare
“Al
fine di rendere disponibile una base informativa adeguata a
supportare le scelte strategiche e programmatiche
dell’Amministrazione - ha concluso l’assessore Manzi - e
proseguire l’identificazione degli ambiti nei quali è possibile
realizzare economie sono allo studio e sono già state avviate
azioni: sviluppo del Controllo di Gestione Operativo; determinazione
dei costi dei singoli servizi; controllo operativo periodico
bimestrale; costruzione analitica dei dati di preventivo anche con
l’impiego di serie storiche; verifica dei carichi di lavoro;
accorpamento e rinegoziazione dei contratti (attraverso la Centrale
Unica di Acquisto)”.