17 settembre 2014

La Giunta riduce il disavanzo e rimodula l’IMU in modo ‘chirurgico'


Approvate dalla Giunta le variazioni al Bilancio di previsione 2014. In una conferenza stampa, il sindaco Gianluca Galimberti, il vice sindaco Maura Ruggeri, l'assessore alle Risorse, all’Innovazione e alla Digitalizzazione Maurizio Manzi e l'assessore al Welfare di comunità, servizi alle famiglie e alla persona Mauro Platè hanno presentato le principali variazioni apportate al Bilancio preventivo 2014, approfondendo, per gli ambiti oggetto di maggiore intervento, le motivazioni che li hanno determinati. E’ stato un lavoro di squadra, di limatura e di progetti - ha esordito il sindaco Gianluca Galimberti - Abbiamo ereditato una situazione gravissima, un bilancio preventivo semestrale dove anziani e disabili erano inseriti in strutture senza previsioni della copertura delle rette, dove non erano previsti soldi per il taglio del verde di settembre e per la manutenzione delle strade”. “In questo contesto siamo riusciti a mantenere i servizi essenziali, attraverso un lavoro capillare fatto di programmazione, riorganizzazione, progettazione e rimodulazione mirata”, ha detto il sindaco.

La situazione 'ereditata': 2 milioni e 470 mila euro di disavanzo


E' stata quindi illustrata la situazione al momento dell'insediamento della Giunta Galimberti. Il preventivo 'ereditato' con spese previste di 66 milioni e 620 mila euro ed entrate previste di 66 milioni e 620 mila euro, presentava, al 30 giugno scorso, un disavanzo di 2 milioni 470 mila euro, "un buco pesante a cui far fronte", ha spiegato l'assessore Manzi. In particolare, sono state registrate, rispetto al preventivo, maggiori spese per 1 milione e 300 mila euro e minori entrate per 1 milione e 370 mila euro.

Per mitigare l’effetto del disavanzo presente al 30 giugno 2014 - ha spiegato l’assessore Maurizio Manzi - questa Amministrazione ha immediatamente avviato un piano volto a ridurre le spese e ad incrementare le entrate, piano che si è sviluppato lungo due direttrici: attivando progettualità, in diversi ambiti, che hanno lo scopo di aumentare la produttività dei servizi e degli enti coinvolti e contestualmente, attraverso azioni mirate di sviluppo, razionalizzare le spese acquisendo, nel contempo, maggiore autonomia economica; agendo sulle minori spese, non attraverso tagli lineari, ma individuando, con un lavoro capillare svolto in tutti gli ambiti, le possibili economie cui si sono aggiunti i primi interventi di efficientamento della struttura organizzativa”.

La situazione al 1° settembre: ridotto il disavanzo di 1 milione e 820 mila euro

Ecco la situazione al 1° settembre, dopo gli interventi della nuova amministrazione. Maggiori spese per 950 mila euro (erano 1 milione e 300 mila euro al 30 giugno), minori spese per 876 mila euro (erano zero al 30 giugno) con un residuo di 119 mila euro. Minori entrate per 1 milione e 84 mila euro (erano 1 milione e 300 mila al 30 giugno) e maggiori entrate per 554 mila euro (erano 200 mila euro al 30 giugno) con un delta di 530 mila euro.

Gli interventi messi in atto dalla nostra Amministrazione - hanno dichiarato sindaco e assessori - hanno consentito di diminuire, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 1° settembre, il disavanzo da 2 milioni e 470 mila euro a 650 mila euro, con una riduzione pari a 1 milione e 820 mila euro, risultato ottenuto in pochi mesi senza toccare i servizi essenziali, le tariffe per i servizi a domanda individuale, le rette e la TASI (Tributo sui servizi indivisibili) che interessa la prima casa”.

"Abbiamo operato - ha specificato Manzi - in un contesto di assoluta mancanza di dati analitici, a supporto e legittimazione delle previsioni di spesa, oltre che di idonei strumenti atti a rilevare i consuntivi dei servizi erogati e dei relativi costi di produzione, che non consentono, allo stato attuale, di operare approfondite ed esaustive analisi di congruità e coerenza dei dati disponibili, così da poter valutare l’adeguatezza e l'appropriatezza dei servizi erogati.”

Analisi su maggiori spese: spese sociali in preventivate

E' stato effettuato un focus sulle spese sociali non preventivate. Sono risultate errate le previsioni relative alla spesa sociale, dove non sono state adeguatamente previste le spese necessarie alla copertura di bisogni sociali già accertati di persone anziane e di disabili. La maggiore spesa per questa area risulta pari a 756.900,00 euro. A tale proposito, va ricordata la nota dell’ex assessore Luigi Amore che, in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione 2014, chiedeva che “nella prima variazione di Bilancio utile si tenesse conto dell’evoluzione delle esigenze di spesa del Settore Politiche Sociali”.

Per far fronte a tali necessità - ha spiegato l’assessore Manzi - questa Giunta ha costituito e attivato un Fondo di Solidarietà sino ad oggi non presente nel Bilancio. Tale Fondo risponde anche al protocollo d’intesa sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali dalla precedente Amministrazione e ha lo scopo di accogliere i contributi volontari di istituzioni e privati”.

Altra criticità riscontrata è quella relativa alla manutenzione del verde: è stato necessario stanziare ulteriori 140 mila euro per la copertura degli interventi da effettuare nei mesi da settembre a dicembre, dal momento che gli stanziamenti preventivati sono stati interamente utilizzati nei primi sette mesi dell’anno.

Analisi su minori spese: progettualità su Teatro Ponchielli e Istituto Monteverdi

Per aumentare le minori spese, tra le altre azioni, l’amministrazione Galimberti ha messo in campo progettualità in ambito culturale, attraverso specifici progetti di rilancio del Teatro Ponchielli e dell’Istituto Monteverdi “con l’obiettivo di incrementare le entrate proprie ed essere così in grado di disporre di una maggiore copertura dei costi”. La riduzione del trasferimento operato sul Teatro Ponchielli (150 mila euro) e Istituto Monteverdi (200 mila euro) sarà compensata ad inizio dell’anno 2015. “Confidiamo che i progetti già avviati potranno portare adeguati benefici economici agli enti stessi”, ha dichiarato il sindaco, che ha ricordato l’incontro con il Ministro Dario Franceschini sui teatri di tradizione, in programma il 25 settembre prossimo, e il rilancio dell’Istituto Monteverdi, che verrà presentato in una conferenza stampa la prossima settimana. “Senza il rilancio progettuale - ha precisato il sindaco - in collaborazione con gli enti coinvolti, questa riduzione non sarebbe stata possibile”.

Analisi su minori entrate: focus su multe e mense

Per quanto riguarda le contravvenzioni, si è registrata una minore entrata di 430 mila euro derivante da una errata previsione 2014 delle ammende per violazioni delle norme sulla circolazione stradale (comprensive di quelle per eccesso di limite di velocità) stimata in 2.500.000 euro. "L’aumento della previsione rispetto al 2013 - ha spiegato Manzi - non ha tenuto conto della Legge, del mese di giugno 2013, che consente ai contravventori di pagare l’ammenda con una riduzione del 30% sull’importo delle sanzioni nel caso in cui il pagamento venga effettuato entro 5 giorni”.

Inoltre, si è registrata una diminuzione dei proventi derivanti dalla diminuzione della frequenza alla mensa delle scuole elementari a tempo pieno pari a 180 mila euro e dalla diminuzione delle iscrizioni agli asili nido pari a 65 mila euro: conseguenze delle scelte operate dalla precedente Amministrazione di aumentare il prezzo dei pasti e dalla mancanza di chiarezza percepita dalle famiglie sulla entità delle rette degli asili nido.

Analisi su maggiori entrate: emissioni di ruoli

Per quanto riguarda le maggiori entrate, in particolare nell'ambito delle violazioni al Codice della strada, si riscontrano 290 mila euro per emissione ruoli relativi a contravvenzioni arretrate. Si è assunta la decisione di intensificare l’attività di emissione dei ruoli per ammende arretrate e di accelerare l’iter di verifica e di incasso condotto dalla società incaricata della riscossione.

Disavanzo da coprire con progetti, variazioni puntuali e rimodulazione chirurgica IMU

"Ci sono state scelte politiche errate – hanno spiegato sindaco ed assessori - che hanno determinato una programmazione sbagliata e quindi maggiore spese e minori entrate che sono state coperte attraverso progetti, variazioni puntuali e rimodulazione mirata e chirurgica dell’IMU". Per quanto riguarda l’Imu, sono interessate solamente: seconde case (l'aliquota passa da 0,98% a 1%), aree fabbricabili (da 0,96% a 1,06%), abitazione non locate (da 1,05% a 1,06%), negozi e botteghe non locate (nuova aliquota da 0,96% a 1,06%), le unità immobiliari destinate alla media e grande distribuzione (da 0,96% a 1,06%) per un maggior introito stimato di 650mila euro che consente di coprire il disavanzo. Rimangono inalterate le tariffe relative alle prime case e sono confermate tutte le agevolazioni in vigore. L’intervento - chiarisce l’assessore Manzi - punta a rendere disponibili le abitazioni e i negozi sfitti e a favorire i negozi di vicinato. Inoltre punta a disincentivare il passaggio da aree non fabbricabili ad aree fabbricabili”. La revisione delle aliquote decorrerà dal 1° gennaio 2014. La maggiore imposta dovrà essere versata con la rata a saldo in scadenza il 16 dicembre 2014.



Obiettivi e principali azioni da avviare

Al fine di rendere disponibile una base informativa adeguata a supportare le scelte strategiche e programmatiche dell’Amministrazione - ha concluso l’assessore Manzi - e proseguire l’identificazione degli ambiti nei quali è possibile realizzare economie sono allo studio e sono già state avviate azioni: sviluppo del Controllo di Gestione Operativo; determinazione dei costi dei singoli servizi; controllo operativo periodico bimestrale; costruzione analitica dei dati di preventivo anche con l’impiego di serie storiche; verifica dei carichi di lavoro; accorpamento e rinegoziazione dei contratti (attraverso la Centrale Unica di Acquisto)”.



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