Il
Consiglio Comunale ha individuato il livello massimo delle tariffe da
applicare per la fruizione del servizio di bike sharing che sarà
assegnato tramite gara ad evidenza pubblica con apposito
procedimento. Abbonamento annuale: 25,00 euro comprensivi di tessera
di iscrizione e ricarica obbligatoria di 5,00 euro; tariffa oraria:
prima mezz'ora gratuita; dalla seconda alla terza mezz'ora 0,80 euro;
quarta mezz'ora e successive 2,00 euro. E’ stato inoltre dato
mandato alla Giunta Comunale, a seguito degli esiti della gara per
l'assegnazione del servizio, di deliberare l'eventuale istituzione di
nuovi titoli e livelli tariffari entro i limiti massimi della
presente deliberazione. Sono stati individuati in 5 anni prorogabili
per altri 5, previa verifica del rispetto degli accordi e
dell’efficacia della gestione, la durata massima dell’affidamento
del servizio.
"Da
fine 2010 è attivo a Cremona un servizio di bike sharing",
spiega l'Assessore alle Politiche Ambientali Francesco
Bordi,
" in forma gratuita e completamente meccanico, che si avvale
dalla collaborazione di alcuni esercenti per la presa e consegna
delle biciclette che devono essere riportate nella medesima
postazione di prelievo. In fase iniziale si è optato per questa
soluzione che limitava la libertà di poter lasciare le biciclette
anche in postazioni diverse da quelle di prelievo, poiché molto più
economica rispetto ai sistemi maggiormente in uso che richiedono una
struttura con forte impiego di personale per la gestione e
manutenzione, nonché una dotazione tecnologica completamente
diversa."
"Il
continuo aumento di iscritti e relativi prelievi", prosegue
l'Assessore, "ha però portato gli uffici preposti ad una
situazione di difficoltà gestionale di un sistema giunto al massimo
dell'espansione possibile con le risorse esistenti. Da qui la volontà
di evolvere il servizio verso sistemi già in uso in tutta Europa,
garantendo agli utenti di riconsegnare i cicli anche in postazioni
diverse da quelle di prelievo ed avendo mediante adeguati software un
costante monitoraggio della situazione delle postazioni e degli
utenti che effettuano i prelievi anche al fine di scongiurare il
furto dei cicli (fenomeno, pur non in maniera eclatante, presente nel
sistema attuale)."
L'opportunità
di questa trasformazione, ancora una volta a costo zero per il
Comune, è stata fornita dal bando regionale a valere sui fondi
europei POR FESR Asse 3 Mobilità Sostenibile. Il progetto prevede
diverse azioni, tra cui la trasformazione del sistema di bike sharing
come sopra descritto. L'evoluzione del sistema comporta anche un
importante capitolo relativo alla gestione e manutenzione dello
stesso.
Per
affrontare tutta l'operazione si sta mettendo a punto un bando gara
che prevede l'esecuzione delle opere di trasformazione (la parte
investimenti) utilizzando i fondi di derivazione regionale, mentre
per la gestione e la manutenzione per un periodo massimo di dieci
anni (5 prorogabili con altri 5) sono state previste tre forme di
remunerazione per il gestore: l'esenzione dal versamento della tassa
di occupazione suolo pubblico; gli introiti dalle tariffe applicate
al servizio; gli introiti derivanti dalla gestione commerciale di 42
impianti pubblicitari sul territorio cittadino (come già avviene in
altre città, es. Como).
Per
quanto riguarda la parte tariffaria, poiché si è ritenuto opportuno
valutare in sede di offerta tutte le azioni che il gestore vorrà
mettere in atto per promuovere ed ampliare il servizio stesso, in
considerazione del fatto che i livelli tariffari sono un aspetto
molto rilevante a tal fine, all'interno di un piano di marketing il
proponente dovrà dichiarare la tipologia dei titoli che metterà in
atto (giornaliero, settimanale, mensile ed annuale) ed il valore
degli stessi.
"Per
evitare che queste offerte eccedano a quelle in vigore nelle città
prese a campione", conclude l'Assessore Bordi, " si è
richiesto al Consiglio comunale l'espressione di un parere circa la
tariffa massima applicabile e la dotazione minima di tipologie di
titoli di viaggio, esaminando quelli in vigore nelle città di
Torino, Milano, Parma e Bergamo. Resta inteso che, in virtù della
delega concessa dal Consiglio comunale, le tipologie di tariffe ed i
loro livelli che emergeranno da quanto offerto dal vincitore della
gara, potranno essere approvate e/o modificate (sempre nei limiti
massimi stabiliti dal Consiglio) dalla Giunta."