Anche quest’anno le sere d’estate delle famiglie
cremonesi saranno animate dalla
rassegna di teatro di figura Burattini d’estate organizzata da EmmeCi
Associazione Culturale in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato
alla Cultura del Comune di Cremona. “Nonostante le scarse risorse disponibili - ha dichirato
l'Assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona presentando l’iniziativa - insieme all’Associazione EmmeCi di Massimo
Cauzzi abbiamo deciso di dare continuità alla rassegna che è sempre stata
seguita, nelle precedenti edizioni, da moltissimi spettatori. Grazie al
sostegno di diversi sponsor e all’introduzione di un biglietto dal costo
simbolico di 1,00 euro anche quest’anno avremo nell’aia del Cambonino i
burattini e alcuni momenti di animazione organizzati dal personale del Museo”.
La rassegna estiva, come ha spiegato Massimo Cauzzi,
direttore artistico della manifestazione, partirà giovedì 1 agosto e terminerà
giovedì 22 agosto e per quattro appuntamenti sarà ospitata nell’aia della
Cascina Cambonino Vecchio, sede del Museo della Civiltà Contadina.
L’architettura a corte chiusa, tipica della cascina cremonese, è un anfiteatro
“naturale” per la buona acustica e per la capacità di raccogliere e contenere
generazioni di spettatori ed emozioni. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle
ore 21,30.
A seguire, giovedì 8 agosto, la compagnia “Vladimiro Strinati ” con lo spettacolo
“Due burattini e un bebè”. La vita di coppia del raziocinante Fagiolino e
Sganapino, sua spalla scanzonata e un po’ fuori di testa, viene sconvolta il giorno in cui trovano una
culla. A scombussolare l’armonia del duo comico e il loro mènage di coppia famigliare: fratelli, coniugi, o padre e figlio, sono queste cose assieme e
vivono, come tutte le famiglie, è l’arrivo in atteso di un bebè. Ad entrare e uscire dalla casa ci saranno la suora del convento, Zigaretta il vicino prepotente, l’antipatico
di turno, le maschere delle commedia dell’arte come Colombina e una folla di generici. Non mancheranno allattamenti,
ninne nanne al pupo, inseguimenti, vagiti
pisolini, legnate, coliche gassose e balletti indiavolati. La commedia
prende spunto dalle versioni cinematografiche di “Tre uomini e una culla” e vuole essere un omaggio a quella
comicità meccanica e di movimento, fatta di gomitate e sberle tanta cara sia
alla slapstick comedy, commedia dei scapaccione che alle comiche di Stanlio e Ollio, Ben Turpin, Charlo.
Giovedì
15 agosto la compagnia Walter Broggini e Massimo Cauzzi
racconterà la storia padana di “Paolino e il Po”. La storia si dipana
in un paese della Bassa, sulle rive del Po. Ci sono gli argini e le
boschine, le zanzare e le cicale, ci sono i personaggi, veri o
immaginari, che popolano questi luoghi, c’è il paese, di cui s’intravede
l’alto e sottile campanile, la piazza e l’osteria, luoghi d’incontro e di scontro,
luoghi di invidie o di festa. E c'è Paolino, esperto pescatore,
che trascorre la vita pacificamente, anno dopo anno,
pescando nelle acque del grande fiume quel che
gli basta per vivere e che dedica amorevoli cure alla sua
vecchia barca, la “Sbrisolona”. Il Po la fa da protagonista, calmo e
lento o a volte rabbioso e minaccioso, a seconda delle stagioni o delle…
ma non vi sveliamo tutto. La storia è raccontata spostando continuamente i
piani del racconto dentro o fuori, sopra o sotto la “baracca”, usando tecniche
diverse di animazione e la figura del narratore, che "cuce" la trama
e “tende" l’ordito.
Giovedì 22 agosto
la rassegna chiude i battenti con “Storie di lupi” di Alberto De Bastioni “Eccomi qua! Sono Alberto il cantastorie
itinerante. Racconterò
due storie, ma ne so più di tante storie di magie che guariscono tutti i mali,
di orchi, draghi e gatti con gli stivali. Conosco storie di principesse e di
magici pifferai…storie antiche che non stancano mai Ma quelle che preferisco sono le storie dei lupi affamati che
racconto da sempre, fin dagli anni passati” Poveri lupi, bastonati e maltrattati sempre affamati
ed evitati da tutti. Ma sono proprio così cattivi? Fanno così paura? Di sicuro
non sono molto fortunati Vi ricordate di quel lupo che bussò alla porta dei tre
porcellini? Poverino... E di quello che incontrò nel bosco Cappuccetto Rosso?
Brutta giornata quella. Ma finalmente anche il lupo potrà dire la sua,
raccontarci queste storie in prima persona, darci la sua versione dei fatti".
Un
ricco programma collaterale, per tutta la durata della manifestazione, a cura
del personale del Museo, manterrà alto il livello della programmazione. Gli
spazi del Museo del Cambonino riprenderanno vita come se d’improvviso il tempo
avesse fatto marcia indietro, come se i contadini che lì abitarono avessero
ripreso “l’usata opra”, le mucche nella stalla, la fienagione, lo sgranamento
dello pannocchie di mais, il rito del maiale, le feste per i matrimoni e per i
funerali. Questa aria ce la faranno respirare, tra gli altri, gli Amici della Cucina Cremonese, il Teatro dei
Ricordi di Castelverde, il Gruppo degli Astrofili e la Supertombolaia.
Costo dell’ingresso 1,00 Euro. In caso di maltempo gli spettacoli saranno rappresentati in altra sede che verrà opportunamente comunicata.
Per informazioni
Comune di Cremona – Settore Affari Museali e Culturali 0372407269
Museo della Civiltà Contadina “Cambonino Vecchio”
0372560025
Massimo Cauzzi 0372414160