Il
Sindaco Oreste
Perri
interviene sull'approvazione, da parte del Consiglio Comunale, della
Variante generale del Piano di Governo del Territorio. Queste le sue
parole: "Nei sei mesi scorsi, successivi all’adozione dei
relativi documenti urbanistici avvenuta in Consiglio Comunale
all’inizio dell’anno, il Piano è stato pubblicato e tutti hanno
potuto prenderne visione per formulare eventuali osservazioni. Ne
sono pervenute solo una ottantina: dico solo, perché in casi
analoghi, in città paragonabili a Cremona per estensione e
caratteristiche, le osservazioni sono state molte di più: ad
esempio, a Como sono state presentate 400 osservazioni; a Mantova
sono state 200 circa. Questo dato è importante perché pone in
evidenza un fatto fondamentale: la città, nelle sue componenti, ha
compreso ed accettato le linee generali del Piano adottato. Ciò è
ancor più vero se si considera che meno di una decina di queste
osservazioni si riferiscono a fattori urbanistici diffusi; sono quasi
tutte osservazioni di natura puntuale.
Tuttavia
questo risultato non è una sorpresa. Infatti, la legge Regionale 12
del 2005 (che è la base giuridica sulla quale si costruiscono i PGT
in regione Lombardia), prevede che nella fase precedente alla
adozione venga aperto un confronto tra l'Amministrazione e tutti i
portatori di interesse riferiti al territorio da pianificare:
cittadini, associazioni, componenti economiche e sociali, enti e così
via. Bene, questa Amministrazione ha desiderato fortemente che questa
fase fosse ampiamente partecipata. E così è stato. I contributi
antecedenti all'adozione, che mai prima di quest'ultimo atto di
pianificazione in questa misura erano stati chiesti, sono stati
tantissimi; più di 130, provenienti da svariati soggetti
adeguatamente informati in diversi momenti di incontro e confronto
aperto, di sostanziale condivisione, promossi dall’Amministrazione.
Tutto ciò in una atmosfera di totale trasparenza e coerenza.
Anche
l'attività di controdeduzione alle osservazioni, che gli uffici
hanno svolto sotto la guida del prof. Pierluigi Paolillo, si è
basata sui tre pilastri fondamentali che hanno sostenuto la Variante
Generale sin dal giorno della sua nascita, e cioè le linee guida
definite dall'Amministrazione, le esigenze manifestate dagli
osservanti ed infine - ma forse questo è l'elemento di maggiore
determinazione - l'imponente lavoro di diagnosi condotto
scrupolosamente sul territorio comunale, che ha portato alla raccolta
di uno sterminato numero di dati e informazioni. Il lavoro si è
basato dunque sulla conoscenza del territorio, dei suoi problemi, ma
anche delle sue potenzialità. Quindi la ricerca dell'equilibrio tra
questi tre elementi ha determinato le scelte assunte anche in
quest'ultima fase di costruzione del Piano di Governo del Territorio.
La
Variante non prevede in nessuna parte del territorio alcun nuovo
centro o polo commerciale o Grande struttura di vendita. La Variante
nel suo complesso, riduce il consumo di suolo di circa 600 mila mq e
prevede la riduzione complessiva di oltre 16.000 mq di aree
commerciali destinate alle medie strutture di vendita con una
redistribuzione in misura meno concentrata delle stesse; la
destinazione di nuove aree commerciali è prevista in misura
residuale rispetto agli ambiti a cui appartengono ed è sempre
accompagnata dallo strumento dei cosiddetti “pacchetti
localizzativi”.
Attraverso
questo strumento condiviso dall’Associazione Industriali, dall’
ANCE, dalla CNA, dall’Associazione Artigiani e da altre
associazioni di categoria legate al mondo della produzione, sono
stati individuati una serie di incentivi volti a favorire l'arrivo di
imprese sul nostro territorio. Tutto ciò per generare lavoro la cui
scarsità rappresenta il vero problema di questa fase storica. In
questi ambiti sono previste solo medie strutture in nessun modo
connesse tra di loro; la Variante introduce la possibilità, sino ad
oggi negata, di consentire medie strutture anche nel centro
cittadino, per incentivare potenziali nuove attività commerciali che
vivacizzino il centro cittadino.
Pertanto
reputo che qualunque paragone tra queste previsioni e i centri
commerciali o le grandi anzi grandissime strutture di vendita
presenti sul nostro territorio, sia un paragone errato ma soprattutto
destituito da qualunque elemento di verità. Sono certo che i
cittadini e gli operatori apprezzeranno l’impegnativo ed
approfondito lavoro svolto dall’Amministrazione comunale che, a
nostro parere, li metterà nella condizione di essere pienamente
protagonisti nella vita della città, pur nelle difficoltà generali
del momento. Inoltre, il nuovo strumento urbanistico sarà in grado
di accompagnare lo sviluppo della città nei prossimi anni, spingendo
Cremona verso un nuovo dinamismo: la finalità è favorire la
crescita e la promozione della città attraverso un progetto
coordinato. Ho già avuto modo di soffermarmi sulla origine e sui
contenuti del nuovo documento urbanistico nell’intervento da me
pronunciato nel Consiglio comunale del 28 gennaio, in occasione della
adozione della Variante generale al Piano di Governo del territorio.
Vorrei,
in chiusura, rinnovare i ringraziamenti al consigliere regionale
Carlo Malvezzi che, nella sua funzione di Assessore all’Urbanistica,
ha avviato e seguito l’intero percorso dell’elaborazione del
nuovo strumento urbanistico; all’attuale assessore Federico Fasani
che ha ‘ereditato’ e portato a compimento un lavoro delicato e
importante. Ancora: al coordinatore scientifico del Piano, il prof.
Pier Luigi Paolillo, all’arch. Marco Masserdotti, direttore del
Settore Gestione del Territorio e a tutti i suoi collaboratori, alle
istituzioni locali, ai rappresentanti del mondo della cultura,
dell’economia, delle associazioni e degli ordini professionali; ai
componenti delle commissioni consiliari competenti, in particolare la
Commissione consiliare Politiche urbanistiche e territoriali, ora
presieduta dal consigliere Gabriele Romani: i loro suggerimenti e
contributi hanno permesso di costruire un documento veramente
partecipato."