Sport,
turismo, cultura e solidarietà. Sono questi gli elementi che
caratterizzano la terza edizione di Stradivari
Fly In,
manifestazione organizzata dall’Aero Club di Cremona, in
collaborazione e con il patrocinio del Comune di Cremona e di altre
istituzioni presenti sul territorio. Un evento di particolare
importanza dedicato all'aviazione storica e sportiva, con l'obiettivo
di promuovere lo sport aeronautico ed il turismo. Il programma della
manifestazione, che si svolgerà dal 5 al 7 luglio, è stato
illustrato nel corso di una conferenza stampa, tenutasi questa
mattina a Palazzo Comunale, da Angelo
Castagna,
presidente dell’Aero Club Cremona, presenti il sindaco Oreste
Perri,
il prefetto Tancredi
Bruno di Clarafond,
l’assessore alla Cultura e al Turismo Irene
Nicoletta De Bona,
l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco
Zanibelli
e il presidente del Consiglio provinciale Carlalberto
Ghidotti.
Una
manifestazione, come ha sottolineato il sindaco Perri nel suo saluto,
che in questi anni ha dimostrato di attrarre numerosi turisti nella
nostra città e quindi di farla conoscere in Italia e nel mondo: sono
infatti circa cento i velivoli attesi per questo fine settimana. Il
prefetto, dal canto suo, ha tenuto a sottolineare l’importanza che
ha l’aeroporto del Migliaro soprattutto nell’ambito della
protezione civile e che, in prospettiva, potrebbe avere in quello
dello sviluppo turistico del territorio per facilitare i collegamenti
di una città, come Cremona, che si trova in una posizione strategica
nella Pianura Padana.
Il
vero punto di forza della terza edizione di Stradivari Fly-In, ha
quindi spiegato il presidente dell’Aero Club Cremona Angelo
Castagna, è l’avvio di un progetto importante e innovativo:
costituire la prima scuola italiana per dare la possibilità a
persone diversamente abili di conseguire la licenza di piloti
privati. “Vogliamo formare la prima scuola per piloti diversamente
abili – ha spiegato il presidente Castagna – così da aprire una
strada per queste persone anche dal punto di vista lavorativo,
consentendo loro di intraprendere la carriera da piloti”.
“In tutto il mondo le persone disabili hanno la possibilità di volare – ha aggiunto Marco Cherubini della pattuglia di velivoli ultraleggeri We Fly Team – in Italia purtroppo no. Questo è il nostro obiettivo. Le macchine ultraleggere sono limitate. Ho fatto di tutto per conseguire il brevetto da pilota privato. Ho superato le prove teoriche e fatto le visite necessarie, ma non sono stato ritenuto idoneo da un punto di vista motorio. Sono andato al Ministero della Salute a dire che solo nel nostro paese ci sono questi limiti. Ora, un istituto francese si è reso disponibile a vedere se posso o non posso volare. E, con il loro benestare, in base ad accordi europei, l’Italia non potrà dirmi di no”. L’ambizioso progetto sarà presentato sabato 6 luglio, alle 17, nella sede dell’Aero Club.
“In tutto il mondo le persone disabili hanno la possibilità di volare – ha aggiunto Marco Cherubini della pattuglia di velivoli ultraleggeri We Fly Team – in Italia purtroppo no. Questo è il nostro obiettivo. Le macchine ultraleggere sono limitate. Ho fatto di tutto per conseguire il brevetto da pilota privato. Ho superato le prove teoriche e fatto le visite necessarie, ma non sono stato ritenuto idoneo da un punto di vista motorio. Sono andato al Ministero della Salute a dire che solo nel nostro paese ci sono questi limiti. Ora, un istituto francese si è reso disponibile a vedere se posso o non posso volare. E, con il loro benestare, in base ad accordi europei, l’Italia non potrà dirmi di no”. L’ambizioso progetto sarà presentato sabato 6 luglio, alle 17, nella sede dell’Aero Club.
A
promuoverlo è l’associazione “Baroni Rotti” che “opera per
diffondere, anche attraverso il volo, una diversa cultura della
disabilità. Occasioni per mostrare con i fatti che il volo è
davvero un'attività per tutti, fa bene al corpo e alla mente e aiuta
ad abbattere le barriere, soprattutto quelle mentali, è partecipando
a molte manifestazioni aeree che si svolgono ogni anno in Italia”.
L’attività compiuta in questi anni si è concentrata su
dimostrazioni di volo nelle quali sono stati organizzati incontri con
associazioni di disabili, facendo vedere e provare direttamente la
bellezza di praticare un’attività sportiva considerata simbolo di
libertà.
A
dare una mano alla realizzazione di questa sfida, denominata
“Abbattiamo le barriere del cielo”, vi è lo Zonta International
Club – Sezione di Cremona, già sostenitrice in passato di campagne
a favore di persone diversamente abili in ambito sportivo. Come ha
sottolineato la presidente Angela Bellardi, è stata organizzata
un’apposita lotteria che vede in palio premi importanti e il cui
ricavato sarà devoluto al finanziamento del progetto sostenuto e
raccontato con grande passione ed entusiasmo dal pilota Marco
Cherubini.
La
prima scuola di volo per piloti disabili in Italia ha al suo attivo
numerosi attestati per il volo da diporto e sportivo, conseguiti da
altrettanti disabili. Supportata da una serie di specialisti di vario
genere si propone di promuovere il volo non solo come attività
ludica, ma anche come percorso di crescita personale o come strumento
per riconquistare la propria autostima. Si tratta di un gruppo di
persone che hanno in comune la passione e l’esperienza del volo e
la volontà di aiutare tutti quelli che in questo momento non
riescono a “spiccare il volo” per i motivi più diversi.
Un’opportunità che la sezione di Cremona dello Zonta International
Club non ha voluto mancare, rendendo in questo omaggio ad Amelia
Earhart, passata alla storia per essere stata la prima donna ad
attraversare l’Atlantico in solitaria nel 1932, oltre che socia
dello Zonta International Club nato in America nel 1919.
Per
informazioni
Aeroclub
Cremona
tel.
0372.560895