Il presidente Roberto Maroni e l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, hanno presentato questa mattina a Milano l’iniziativa La Liuteria di Cremona a Parigi. Per il Comune di Cremona sono intervenuti il sindaco Oreste Perri e l'assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona. Era inoltre presente il consigliere regionale Carlo Malvezzi. Si tratta di un omaggio che Regione Lombardia, in collaborazione con l’UNESCO, il Comune di Cremona, la Camera di Commercio di Cremona e il Museo del Violino, ha voluto fare alla città di Cremona ed al suo saper fare liutario. Con questa iniziativa, martedì 6 maggio Regione Lombardia e la delegazione cremonese guidata dal sindaco Oreste Perri, ‘porteranno’ la liuteria di Cremona nella Sala Mirò 3 della sede UNESCO di Parigi, un modo per “celebrare" l’iscrizione della tradizione liuteria cremonese nella Lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità avvenuta il 5 dicembre del 2012. Il programma prevede l'allestimento della mostra Dall'Albero al violino in collaborazione con la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, la proiezione di un video su Cremona, le sue bellezze e le sue tradizioni liutarie, realizzato da Mino Boiocchi, l'esposizione di strumenti di liuteria contemporanea, a cura della Camera di Commercio, la ricostruzione di un antico banco liutaio con liutaio all'opera, a cura della Scuola Internazionale di Liuteria, un breve concerto con il violino di Antonio Stradivari Vesuvius a cura della Fondazione Museo del Violino (lo strumento sarà suonato dal maestro Antonio De Lorenzi).
“In
qualità di sindaco di Cremona - ha dichiarato Oreste Perri - sono
molto onorato oggi di annunciare che, grazie all’interessamento
della Regione Lombardia, il 6 maggio avremo la possibilità di
ringraziare personalmente i componenti tutti del Comitato
Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio
Immateriale per il riconoscimento che il 5 dicembre 2012,
all’unanimità, è stato conferito alla comunità cremonese. Il
saper fare liutario è stato riconosciuto bene immateriale
dell’umanità e per questo iscritto nel Registro dei beni
immateriali da salvaguardare”.
Questo
artigianato tradizionale, trasmesso di generazione in generazione e
costantemente ricreato dagli artigiani e e dai maestri cremonesi
nel corso dei secoli, ha garantito il mantenimento di quell’identità
culturale che oggi è individuata in tutto il mondo e che vive nelle
istituzioni cittadine, nei musei e nelle numerosissime botteghe
liutarie che caratterizzano Cremona.
Il sindaco
Perri ha sottolineato che la candidatura, avanzata all’Unesco per
il riconoscimento ottenuto , è stata frutto di una condivisione
unanime da parte di tutte le forze della città: enti ed
istituzioni, associazioni culturali e di categoria, università,
privati, e soprattutto la Comunità liutaria di Cremona, hanno fatto
convergere le proprie energie per sostenere il lungo percorso che,
felicemente, ha portato ad un risultato altamente significativo.
L’intera collettività cremonese ha saputo adoperarsi per il
raggiungimento di un traguardo così importante e che ora, a maggior
ragione, deve impegnarsi a mantenere inalterato nel tempo.
“Innanzitutto
un grazie – ha aggiunto il sindaco Perri - a chi ha compreso tale
nostra ricchezza individuandola prioritaria fra tante altre: dal
Comitato Intergovernativo UNESCO, al Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, alla Commissione italiana UNESCO con sede a
Roma, alla Regione Lombardia che ha sostenuto e partecipato con
profondo convincimento al nostro progetto e che, oggi, in particolare
devo ringraziare per aver permesso questo momento e per averci
sostenuto”.
Il
Presidente Roberto Maroni e l’Assessore Cristina Cappellini si sono
infatti attivati ed adoperati con determinazione – prova del loro
senso di consapevolezza ne è l’istituzione del Registro delle
Eredità Immateriali di Interesse Locale (R.E.I.L.) creato allo scopo
di identificare, inventariare e salvaguardare dal rischio di
estinzione i beni culturali immateriali di interesse locale: qui
sono iscritte le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le
conoscenze che le comunità della Regione Lombardia riconoscono in
quanto parte del loro patrimonio culturale, costantemente ricreato
per promuovere il rispetto per la diversità culturale e la
creatività umana.
“Ricordo
– ha detto infine il sindaco Perri – che il riconoscimento del
saper fare liutario è l’unico finora acquisito in Regione
Lombardia e uno dei quattro riconosciuti in Italia.
Ringrazio
dunque tutta la città di Cremona, qui oggi rappresentata ampiamente
e vorrei, prima di concludere, sottolineare ancora una volta
l’importanza del riconoscimento: il saper fare liutario non
consiste nella sola trasmissione di capacità tecniche o di
conoscenza di legni e vernici, ma coinvolge sensibilità personali:
ogni uomo, ogni liutaio opera con la propria sensibilità, con la sua
anima, con il proprio modo di sentire e, per questo, ogni strumento
che viene creato risulta diverso dall’altro”.
Leggi la scheda Cremona Città del "saper fare liutario"
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