Tra
le attività previste dal Piano per il diritto allo studio assume
particolare rilevanza l'attività rivolta alla promozione del
benessere e alla prevenzione dei fenomeni di disagio nonché di
prepotenza e prevaricazione sempre più presenti nelle nostre scuole.
In questo ambito si colloca il progetto “Insieme contro il disagio
e la prepotenza” promosso dal Comune di Cremona (Assessorato alle
Politiche Educative), dall'Ufficio Scolastico Territoriale, dal
Panathlon Club Cremona e da tutti i Club di servizio attivi a Cremona
(Inner Wheel, Lions, Kiwanis, Panathlon, Rotary, Soroptimist, Tiaso,
Zonta), in collaborazione con il CRIAF (Centro Riabilitazone Infanzia
Adolescenza Famiglia) e con l'Istituto di Istruzione Superiore “L.
Einaudi”. “Insieme contro il disagio e la prepotenza”, è un
progetto che nasce per prevenire e combattere il disagio giovanile e
la prepotenza, un progetto globale di intervento a favore delle
scuole cittadine e che coinvolge tutti: alunni, famiglie e docenti.
L'obiettivo è attrezzare la scuola, nel suo complesso, di strumenti
di intervento che possano contrastare il disagio.
“In
un momento particolarmente difficile anche per l'istituzione
scolastica al docente viene sempre più delegato, da istituzioni e
famiglie, l'intervento educativo e formativo. Questo comporta la
necessità di ridefinire il ruolo docente e l'acquisizione di
competenze relazionali e gestionali ben delineate e costruite.
L'iniziativa intende rispondere a questi bisogni incentrando gli
interventi su comportamenti ben definiti per far fronte alle
richieste che provengono dall'esterno e degli alunni e, nel contempo,
a fare in modo che i docenti possano svolgere il loro delicato
compito al meglio”, ha dichiarato il sindaco Oreste
Perri presentando l'iniziativa
insieme a tutti gli altri soggetti promotori.
“Lo
scorso anno scolastico – ha quindi detto l'assessore Jane
Alquati – il Comune ha
sostenuto un'attività di formazione per i docenti, incontri con i
genitori e sportelli di ascolto per gli studenti presso le scuole
stesse affidati al CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza
e Famiglia con sede a Manerbio, n.d.r.)
attraverso la collaborazione dell’Istituto di Istruzione Superiore
Einaudi. Nel frattempo, con l'Ufficio Scolastico Territoriale e
l’Istituto Einaudi, è stata promossa un'indagine di mappatura dei
fenomeni di disagio presenti in città consentendo in tal modo di
consolidare l'esperienza degli sportelli scolastici. In base ai
significativi ed importanti risultati ottenuti, si è deciso di
portare avanti il progetto, arricchendolo di nuovi contenuti.
L’Istituto Einaudi sarà anche questa volta in prima linea per la
realizzazione dell'iniziativa, affiancato sempre dall'Ufficio
Scolastico Territoriale. Da segnalare inoltre il prezioso sostegno
del Panathlon Club con il quale il Comune ha stabilito da tempo una
proficua collaborazione, e che crede fermamente nella validità
dell'iniziativa, e di tutti i Club di servizio cittadini. Una rete di
soggetti dunque molto ampia che, oltre a rafforzare la capacità di
intervento, dimostra la forte sensibilità verso questa
problematica”.
“E'
proprio alla luce dei significativi progetti messi atto, nonché
grazie alla preziosa rete di docenti attivata nel tempo che è stato
possibile proporre un progetto globale di intervento che rispondesse
ai bisogni evidenziati”, ha spiegato Paola Cattenati,
responsabile del CRIAF, che aggiunge: “La ricerca condotta e le
richieste che i ragazzi hanno fatto agli sportelli promossi
dall'Assessorato alle Politiche Educative hanno messo in evidenza la
presenza e l’aumento dei casi di bullismo e prepotenza nelle
scuole, una crescente difficoltà da parte dei genitori ad espletare
il loro ruolo, ad educare in quello che viene definito il 'tempo
dell’emergenza educativa', e non da meno le richieste di aiuto e
intervento del docente sempre più alle presi con classi complesse”.
Saranno
pertanto di nuovo attivati gli sportelli psicopedagogici presso
l’Istituto Einaudi, le scuole secondarie di primo grado Vida e
Virgilio, spazi di ascolto che settimanalmente gli operatori del
CRIAF offriranno agli studenti, ai genitori ed agli insegnanti.
Parallelamente saranno attivati percorsi di formazione per docenti di
tutti gli ordini e grado delle scuole di Cremona. Un percorso che
Paola Cattenati definisce forma – azione perché va oltre
il semplice approfondimento teorico, dando vita ad attivando percorso
operativo. Si vuole innanzitutto creare una rete di docenti referenti
attivi e competenti nel contrasto al disagio e alla prepotenza. E'
dunque prevista una prima parte teorica e una seconda di tipo
pratico-operativo in cui il docente acquisirà competenze specifiche
.
Le
principali tematiche che saranno affrontate nel corso riguardano i
diversi aspetti del disagio che oggi coinvolgono i giovani, basando
tali contenuti sulla letteratura e sull’esperienza diretta (di
consultazione e di ricerca) che il CRIAF ha maturato nel corso degli
anni. Saranno così affrontate in primo luogo le problematiche
relazionali che riguardano trasversalmente tutte le fasce d’età
scolari, con particolare attenzione al bullismo e alla prepotenza,
elementi chiave da tenere in considerazione per la promozione del
benessere personale e del gruppo. Particolare attenzione sarà
riservata a tutti gli altri aspetti critici che riguardano le giovani
generazioni: la crescita personale, emotiva e sociale, lo sviluppo di
relazioni tecnologiche, i disordini alimentari, la ricerca
dell’identità. I percorsi formativi si sviluppano attraverso due
livelli. Il primo, più teorico, per conoscere gli aspetti del
disagio così come si presenta oggi ed un secondo costituito da un
laboratorio in cui i docenti saranno accompagnati dagli esperti del
CRIAF ad apprendere tecniche efficaci.
Una
certificazione, la chiama Paola Cattenati, che le scuole aderenti
potranno vantare dopo la partecipazione al percorso formativo,
esporre e condividere il logo creato per dire “La mia scuola
partecipa alla Rete Insieme contro il disagio e la violenza.”
Per
quanto riguarda l'azione messa in campo dai Club di Servizio, il loro
referente, Cesare Beltrami, presidente del Panathlon Club, ha
spiegato: “In linea con la condivisa vocazione al servizio nella
comunità, abbiamo individuato un progetto su cui operare
unitariamente che intende affrontare il tema dei comportamenti in una
società che cambia. Molti dei club di servizio che hanno sostenuto
questa iniziativa hanno espresso l'intenzione di proseguire su questa
strada di collaborazione reciproca e di attivazione di sinergie per
attivare azioni concrete a favore della cittadinanza, come è stato
fatto insieme al CONI provinciale per i tecnici che operano nello
sport giovanile, perché parlarne non basta”. “In quanto
ente promotore – ha infine aggiunto Giovanni Radi a nome
dell'Ufficio Scolastico Territoriale - abbiamo condiviso gli
obiettivi del percorso e ritenuta fondamentale alla formazione dei
docenti questa importante sinergia”.
Per
le iscrizioni ai corsi e per informazioni rivolgersi all'Ufficio
servizi e progetti per le scuole e il sistema educativo locale –
Assessorato alle Politiche Educative e della Famiglia - via del
Vecchio Passeggio, 1 - tel. 0372 407284 - fax 0372 407921 –
politiche.educative@comune.cremona.it.