07 maggio 2014

Concerto al Museo del Cambonino per ricordare Danilo Nicolai

Sabato 10 maggio, alle ore 15,30, al Museo della Civiltà Contadina “Il CamboninoVecchio” si terrà un piccolo concerto per ricordare la figura di Danilo Nicolai (1915-2001). Il concerto è organizzato grazie ai membri del Gruppo Mandolinistico del Cambonino: Giovanni Belloni (chitarra), Giovanni Benelli (mandolino), Marika Bettinelli (mandolino), Davide Bona (mandolino), Fausta Bonifacio (mandolino), Luigi Coletti (fisarmonica), GiuseppeDe Maestri (mandolino), Giuseppe Dossena (mandolino), Giuseppe Evangelista (mandola), Camilla Finardi (mandolino), Bruno Glissanti (mandoloncello), Sergio Lodi (mandola), Simona Maffini (canto), Anna Mosconi (violoncello), Ugo Ravasio (mandolino) Letizia Sperzaga (mandolino e canto), Luigi Zeri (mandolino, chitarra). Nella giornata del concerto sarà allestita, sempre al Museo Cambonino, una mostra dei dipinti e foto di Danilo Nicolai.

Questo il programma dell'intrattenimento musicale:

Baldassarre Galuppi (1706-1785): Adagio

Luigi Zeri ricorda la figura dell’amico Danilo Nicolai

Eterardi (XVIII sec.): Minuetto (dal Concerto in re maggiore “Eco”)
Calace Raffaele (1863-1934): mazurca
Sterzati Umberto (1909-1972): Bivacco nella steppa
Sterzati Umberto (1909-1972): Viva Cremuna
Toselli Enrico (1883-1926) : Serenata
E.De Capua (1865-1917): O sole mio
Anelli Giuseppe (1873-1926): Teresina (polca)
Cottrau Teodoro (1827-1879) : Santa Lucia
Francia Ferdinando (? – 1904): Trianon (valzer)
E. De Curtis (1875-1937) : Torna a Surriento
Sarcoli Adolfo (1866-1936): Fleur de soirèe (mazurca)
Umberto Sterzati(1909-1972): Stornellate cremonesi
L.Ravulli: Silhousette (valzer lento)
D’Alessandro Michele (1859-1918): Bimbi e fiori (polca)
Sterzati Umberto (1909-1972): Turismo cremonese

Danilo Nicolai, nato a Cremona il 27 luglio 1915, intraprende lo studio della musica sotto la spinta del padre, frequentando il Circolo Euterpe con sede in via Dante all'Asilo Martini. La scuola era diretta da Pietro Lombardi. Era l'anno 1926. A quei tempi esistevano tre gruppi di mandolinisti, distinti per anzianità, per attività musicale e per ceto sociale.
Il gruppo più importante era quello dell'orchestra del Circolo Filodrammatici diretta dall'ing. Francesco Poli. Il programma musicale delle orchestre consisteva prevalentemente nella esecuzione di trascrizioni di arie, romanze e sinfonie delle opere liriche, adattandole ai rispettivi organici. Nel 1927 muore l'ing. Poli e chiude temporaneamente l'attività della mandolinistica. In quel periodo Nicolai, impegnato dagli studi scolastici e dallo sport, abbandona il mandolino. 

Nel 1938 si diploma perito industriale, parte per la scuola allievi ufficiali e dopo la seconda guerra mondiale ritorna a Cremona nel 1945. Riprende a suonare nell'orchestra diretta da Stefano Valerani a fianco del primo mandolino Bruno Barbieri. La molla che lo spinge ad approfondire lo studio del mandolino è l'ascolto a Como, al Circolo Flora, del virtuoso Nino Catania. Da quel giorno il mandolino ebbe "poche ore di riposo". Il 23 ottobre 1948, Nino Catania suona al Filodrammatici, accompagnato dal pianoforte e dalla chitarra, suscitando entusiasmo del pubblico e della stampa. 


Nicolai nel 1950 partecipa al Concorso regionale lombardo a Bergamo per solisti e orchestre a plettro vincendo il primo premio con l'orchestra F. Poli e come solista, accompagnato al pianoforte da Marisa Galimberti presentando il pezzo d'obbligo di Calace: "Danza e cantabile". Con la cessazione dell'attività dell'orchestra intorno al 1960, Nicolai inizia la collaborazione col maestro Sterzati, che l'aveva sollecitato a non abbandonare lo studio del mandolino. A Nicolai piaceva Umberto Sterzati perché era anche un "accompagnatore formidabile". Danilo disse: "Sono stato l'ultimo a suonare con lui quella domenica pomeriggio; sembrava sentire che non avrebbe più toccato la sua chitarra". 

Iscritto al gruppo dialettale "El Zach" forma il quintetto a plettro riscoprendo le musiche dialettali del maestro Sterzati e i motivi popolari che venivano cantati nelle filande e nelle cascine. Danilo Nicolai muore a Cremona il 13 gennaio 2001. La figlia Eugenia ha donato all'Associazione Sterzati la raccolta personale degli spartiti di Nicolai che ora sono custoditi e catalogati nella Biblioteca Statale di Cremona.



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