Per l’anno 2013 il Comune
di Cremona corrisponde alla Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari la
somma di 170.000,00 euro. La spesa, finanziata con stanziamenti di Bilancio
2013, avviene in base a quanto previsto dalla convenzione che regola i rapporti
tra il Comune e la Fondazione. L’art. 13 della convenzione, che disciplina i
rapporti finanziaria tra i due enti, stabilisce infatti che “il Comune assegna
alla Fondazione un contributo annuo, stabilito dal Consiglio Comunale in sede
di approvazione del Bilancio di previsione annuale, …. con particolare
riferimento alla conservazione, fruizione, promozione e valorizzazione delle
collezioni storiche di beni liutari appartenenti al Comune e concessi alla
Fondazione. Il contributo è comprensivo degli oneri assicurativi sostenuti
dalla Fondazione in ragione dei beni immobili e mobili concessi”. Va aggiunto
inoltre che la Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari, nella seduta
del 17 luglio scorso, ha approvato il bilancio di previsione 2013.
In vista dell’apertura
ufficiale del Museo del Violino, in programma il 14 settembre prossimo, sono
già iniziati i preparativi per il trasferimento nella nuova sede del patrimonio
conservato al Museo Stradivariano di Palazzo Affaitati che, proprio per questo
motivo, ha chiuso i battenti per le visite del pubblico domenica 18 agosto. In
questi giorni si è iniziato a
raggruppare il materiale per il trasporto, un’operazione delicata che va fatta
con cura. Il Museo è attualmente
suddiviso in tre sezioni: quella che contiene
un itinerario relativo alla costruzione della viola contralto secondo la
tradizione della scuola classica cremonese; per questa prima sezione è stato
scelto il corredo della viola contralto del 1690, in quanto risulta essere uno
dei più completi fra quelli conservati nel museo stesso; il gruppo di strumenti
che ricorda, per la maggior parte, liutai italiani che operarono dalla seconda
metà del XIX secolo sino alla prima metà del XX secolo; la collezione
Salabue-Fiorini esposta in sedici bacheche che contengono ben 710 reperti
provenienti dal laboratorio di Antonio Stradivari.
Nelle sale settecentesche
del piano nobile di Palazzo Affaitati che, dal 2001 ad oggi, hanno ospitato i
preziosi cimeli del Museo Stradivariano, saranno collocati oltre sessanta pezzi tra chitarre, liuti, mandolini
e altri antichi strumenti a pizzico, tutti perfettamente restaurati e
funzionanti appartenenti all’ingegnere
milanese Carlo Alberto Carutti, fratello del mecenate cremonese Gianni Carutti,
e cognato dello scrittore Giovanni Testori. Si tratta di una delle più
prestigiose collezioni di questo genere esistenti in Italia, concessa in
comodato gratuito al Comune di Cremona per cinque anni, rinnovabili. La collezione, nella sua nuova sede espositiva, sarà inaugurata
il prossimo13 dicembre, giorno di S. Lucia, quale speciale regalo alla città. "Quando si parla di liuteria - aveva
dichiarato nel maggio scorso Carlo Alberto Carutti annunciando questo suo atto
di amore verso Cremona - non si deve solo pensare a strumenti come il violino,
ma anche alla chitarra o al mandolino, per fare solo alcuni esempi, anch'essi
realizzati da grandissimi ed abilissimi artigiani. La presenza della mia
collezione nella capitale della liuteria, lo spero vivamente, sarà l'occasione
per aprire nuovi orizzonti. Attraverso la presenza del passato i giovani
troveranno ispirazione nell'arte del saper fare liutario."
Per quanto riguarda infine i dodici strumenti conservati
a Palazzo Comunale - capolavori che tracciano la storia di quella che è stata
la più grande scuola liutaria di ogni tempo, nata e sviluppatasi in Cremona
dalla prima metà del XVI secolo alla prima metà del XVIII secolo – saranno visibili
nella attuale collocazione sino al 31 agosto prossimo, dopo saranno anch’essi
trasferiti al Museo del Violino, nella sala che, non a caso, è stata chiamata Lo
scrigno dei tesori.