26 agosto 2013

Avvio ufficiale delle attività nelle scuole comunali: il Sindaco Oreste Perri e l'Assessore Jane Alquati hanno incontrato le insegnanti



Da sinistra, Silvia Toninelli, Oreste Perri, Jane Alquati

In prima mattinata, al Teatro Monteverdi, il Sindaco Oreste Perri e l’Assessore alle Politiche Educative e alla Famiglia Jane Alquati hanno incontrato le insegnanti dei nidi e delle scuole per l’infanzia comunali. Era presente la dirigente del Settore Politiche Educative Silvia Toninelli. Un appuntamento che, come da tradizione, segna l’avvio ufficiale delle attività del nuovo anno scolastico, la settimana propedeutica al primo giorno di apertura fissato per lunedì 2 settembre. Nei giorni scorsi vi è già stata una riunione a livello operativo. Da oggi in poi le insegnanti saranno in servizio nelle varie scuole in modo che sia tutto pronto per l’accoglienza dei bambini.

Oltre ad augurare buon lavoro, il Sindaco, con la sua presenza, ha voluto testimoniare la vicinanza della Giunta alle insegnanti chiamate a svolgere un compito di grande responsabilità in un momento particolarmente difficile, sotto molti punti di vista. Il Sindaco si è soffermato in particolare sui nuovi bisogni, determinati dalla crisi economica, che stanno emergendo anche nel nostro contesto sociale. In tale situazione gli enti locali si trovano a dovere fare i conti ai sempre più consistenti tagli dei trasferimenti dallo Stato. Questo è avvenuto anche per il Comune di Cremona che ha posto mano subito ad una riduzione consistente della spesa corrente ed ad un’ottimizzazione nella distribuzione delle risorse disponibili. 

D’altra parte, ha aggiunto il Sindaco, non è stato possibile evitare la rivisitazione del sistema tributario, unica leva che i Comuni hanno a disposizione per assicurare i servizi che l’ente locale è chiamato, per legge, ad assicurare ai cittadini. E’ stato poi necessario rivedere anche le tariffe per i servizi a domanda individuale, ma questo, ha tenuto a sottolineare il Sindaco, lo si è fatto attenendosi ad un principio di fondo: assicurare il sostegno e l’aiuto a chi effettivamente versa in condizioni di bisogno, scoraggiando comportamenti scorretti da parte di chi, pur avendone i mezzi, vorrebbe ottenere agevolazioni pur non avendone diritto. A tale riguardo il Sindaco ha insistito molto sul senso di responsabilità, che deve esserci da parte di tutti, in quanto, in momenti come questi, occorre stare uniti e rispettare i propri doveri oltre che rivendicare diritti. 

Nell’incontro che segna la ripresa ufficiale dell’attività delle scuole comunali, l’Assessore Jane Alquati ha ricordato che dal 2009, anno del sua prima presenza a questo appuntamento, ad oggi, ha avuto modo di apprezzare la professionalità e l’amore per il proprio il lavoro delle insegnanti in tutti i cambiamenti che sono stati introdotti: i dati sulla soddisfazione da parte degli utenti verso il servizio dimostrano che l’attività è stata condotta nel migliore dei modi. L’Assessore, sempre richiamandosi all’inizio del suo mandato, ha quindi fatto presente che, in questi anni, le esigenze delle famiglie sono mutate e sono fortemente diminuite le risorse disponibili. Il nuovo anno scolastico, di fronte ai vari cambiamenti, sarà pertanto da intendere come un periodo di transizione che richiede ancora più professionalità ed attenzione di quanto non sia avvenuto sino ad ora: infatti, nella prospettiva di una diversa concezione dei servizi, indispensabile è la sinergia e la collaborazione di chi ogni giorno è a contatto con i bambini e le loro famiglie e ne ascoltano le istanze. Le insegnanti sono dunque chiamate a svolgere un compito più complesso rispetto al passato, ma il sostegno alla loro missione sarà ancora più forte.   

Facendo riferimento alle difficoltà che hanno caratterizzato la costruzione del Bilancio di previsione 2013, l’assessore ha sottolineato che il Comune di Cremona, si è trovato con una percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale molto bassa, come ha rilevato più volte anche la Corte dei Conti, situazione non più sostenibile se non a scapito della qualità. D’altro canto, in questi anni, è stata abbattuta la morosità per quanto riguarda il pagamento delle rette per la mensa: dal 50% del 2008 si è passati in prima battuta all’8% , ora diminuita al 4%.  Anche nei nidi ci si è trovati di fronte ad un’utenza costituita dal 50% che dichiaravano un ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) inferiore ai 7500 euro, una situazione quanto meno anomala vista la caratteristiche di tale servizio pensato per venire incontro a famiglie dove entrambi i genitori lavorano o a nuclei monogenitoriali, con pesanti ricadute sulle risorse pubbliche visto che il costo del servizio, per il Comune, ammonta 750 euro per ogni bambino.

Su questo aspetto ci sono stati diversi confronti con le organizzazioni sindacali, che hanno comunque dimostrato di comprendere le difficoltà, sono state elaborate proposte, discusse in sede politica e quindi in Giunta. Di fronte alla necessità di chiudere un bilancio con tante incognite, alcune delle quali, come l’IMU e la TARES, tali sono ancora rimaste, si è arrivati ad una riflessione condivisa: aumentare la copertura dei servizi a domanda individuale, partendo dal presupposto che la gratuità e le tariffe calmierate devono essere a beneficio di chi ne ha effettivamente bisogno. 

Per quanto riguarda le scuole per l’infanzia, dove non vi è stata alcuna flessione nelle iscrizioni (esiste infatti una lista d’attesa, ma è necessaria ancora un po’ di pazienza in quanto occorre che venga definito il numero dei tempi determinati in ogni sezione), grazie alla disponibilità di risorse straordinarie pervenute dalla Regione è stato possibile congelare, sino al giugno 2014, la retta di compartecipazione prevista. Per il 2013 infatti sono disponibili 100mila euro, per il 2014 vi è l’impegno a trovare le risorse attraverso un percorso di condivisione e di confronto. In ogni caso, ha tenuto a sottolineare l’Assessore, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento relativo ai nuovi criteri per la determinazione delle tariffe nei servizi educativi per l’infanzia e scolastici nel quale è comunque prevista la compartecipazione al costo del servizio. 

Per quanto riguarda i nidi per ora si registra una flessione: ad oggi infatti gli iscritti sono 150 contro i 200 previsti, ma si tratta comunque di dati non definitivi perché ci sarà, più avanti, una seconda graduatoria, e non è da escludere che se ne possa attivare una terza. In ogni caso le quattro strutture esistenti rimarranno tutte in funzione, non vi sarà alcuna chiusura: si tratta di una scelta politica già presa. Una flessione che ci si attendeva, ha spiegato l’Assessore Alquati, registrata anche nei nidi privati, ma dovuta a molteplici fattori, molti non riconducibili all’adeguamento delle rette, bensì ad un diverso contesto sociale con il quale ci si deve misurare. 

Concludendo il suo intervento, l'Assessore ha ribadito che si profila un anno di transizione, durante il quale sarà necessario apportare aggiustamenti, rivedendo, ad esempio, le fasce medio alte, perché occorre essere competitivi con il privato, attirando l’utenza che ha effettivamente bisogno del servizio offerto attraverso i nidi: il costo del servizio non cambia,  deve però essere rapportato alla reale capacità di compartecipazione delle famiglie che nelle strutture comunali trovano alti standard di qualità. Inoltre, grazie al fondo di 120mila euro reperito nell’ambito delle assegnazioni di Bilancio 2013 al Settore Politiche Sociali, vi saranno agevolazioni di cui potrebbero beneficiare almeno 60 delle famiglie che hanno già provveduto alle iscrizioni.

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