Da sinistra, Silvia Toninelli, Oreste Perri, Jane Alquati |
In prima mattinata, al Teatro Monteverdi, il
Sindaco Oreste Perri e l’Assessore alle Politiche Educative e alla
Famiglia Jane Alquati hanno incontrato le insegnanti dei nidi e delle
scuole per l’infanzia comunali. Era presente la dirigente del Settore Politiche
Educative Silvia Toninelli. Un appuntamento che, come da tradizione, segna
l’avvio ufficiale delle attività del nuovo anno scolastico, la settimana
propedeutica al primo giorno di apertura fissato per lunedì 2 settembre. Nei
giorni scorsi vi è già stata una riunione a livello operativo. Da oggi in poi
le insegnanti saranno in servizio nelle varie scuole in modo che sia tutto
pronto per l’accoglienza dei bambini.
Oltre ad augurare buon
lavoro, il Sindaco, con la sua presenza, ha voluto testimoniare la vicinanza
della Giunta alle insegnanti chiamate a svolgere un compito di grande
responsabilità in un momento particolarmente difficile, sotto molti punti di
vista. Il Sindaco si è soffermato in particolare sui nuovi bisogni, determinati
dalla crisi economica, che stanno emergendo anche nel nostro contesto sociale.
In tale situazione gli enti locali si trovano a dovere fare i conti ai sempre
più consistenti tagli dei trasferimenti dallo Stato. Questo è avvenuto anche
per il Comune di Cremona che ha posto mano subito ad una riduzione consistente
della spesa corrente ed ad un’ottimizzazione nella distribuzione delle risorse
disponibili.
D’altra parte, ha aggiunto
il Sindaco, non è stato possibile evitare la rivisitazione del sistema
tributario, unica leva che i Comuni hanno a disposizione per assicurare i
servizi che l’ente locale è chiamato, per legge, ad assicurare ai cittadini. E’
stato poi necessario rivedere anche le tariffe per i servizi a domanda
individuale, ma questo, ha tenuto a sottolineare il Sindaco, lo si è fatto
attenendosi ad un principio di fondo: assicurare il sostegno e l’aiuto a chi
effettivamente versa in condizioni di bisogno, scoraggiando comportamenti
scorretti da parte di chi, pur avendone i mezzi, vorrebbe ottenere agevolazioni
pur non avendone diritto. A tale riguardo il Sindaco ha insistito molto sul
senso di responsabilità, che deve esserci da parte di tutti, in quanto, in
momenti come questi, occorre stare uniti e rispettare i propri doveri oltre che
rivendicare diritti.
Nell’incontro che segna la
ripresa ufficiale dell’attività delle scuole comunali, l’Assessore Jane Alquati
ha ricordato che dal 2009, anno del sua prima presenza a questo appuntamento,
ad oggi, ha avuto modo di apprezzare la professionalità e l’amore per il
proprio il lavoro delle insegnanti in tutti i cambiamenti che sono stati
introdotti: i dati sulla soddisfazione da parte degli utenti verso il servizio
dimostrano che l’attività è stata condotta nel migliore dei modi. L’Assessore,
sempre richiamandosi all’inizio del suo mandato, ha quindi fatto presente che,
in questi anni, le esigenze delle famiglie sono mutate e sono fortemente
diminuite le risorse disponibili. Il nuovo anno scolastico, di fronte ai vari
cambiamenti, sarà pertanto da intendere come un periodo di transizione che
richiede ancora più professionalità ed attenzione di quanto non sia avvenuto
sino ad ora: infatti, nella prospettiva di una diversa concezione dei servizi,
indispensabile è la sinergia e la collaborazione di chi ogni giorno è a
contatto con i bambini e le loro famiglie e ne ascoltano le istanze. Le insegnanti
sono dunque chiamate a svolgere un compito più complesso rispetto al passato,
ma il sostegno alla loro missione sarà ancora più forte.
Facendo riferimento alle
difficoltà che hanno caratterizzato la costruzione del Bilancio di previsione
2013, l’assessore ha sottolineato che il Comune di Cremona, si è trovato con
una percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale molto bassa,
come ha rilevato più volte anche la Corte dei Conti, situazione non più
sostenibile se non a scapito della qualità. D’altro canto, in questi anni, è
stata abbattuta la morosità per quanto riguarda il pagamento delle rette per la
mensa: dal 50% del 2008 si è passati in prima battuta all’8% , ora diminuita al
4%. Anche nei nidi ci si è trovati di
fronte ad un’utenza costituita dal 50% che dichiaravano un ISEE (Indicatore
situazione economica equivalente) inferiore ai 7500 euro, una situazione quanto
meno anomala vista la caratteristiche di tale servizio pensato per venire
incontro a famiglie dove entrambi i genitori lavorano o a nuclei
monogenitoriali, con pesanti ricadute sulle risorse pubbliche visto che il
costo del servizio, per il Comune, ammonta 750 euro per ogni bambino.
Su questo aspetto ci sono
stati diversi confronti con le organizzazioni sindacali, che hanno comunque
dimostrato di comprendere le difficoltà, sono state elaborate proposte,
discusse in sede politica e quindi in Giunta. Di fronte alla necessità di
chiudere un bilancio con tante incognite, alcune delle quali, come l’IMU e la
TARES, tali sono ancora rimaste, si è arrivati ad una riflessione condivisa:
aumentare la copertura dei servizi a domanda individuale, partendo dal
presupposto che la gratuità e le tariffe calmierate devono essere a beneficio
di chi ne ha effettivamente bisogno.
Per quanto riguarda le
scuole per l’infanzia, dove non vi è stata alcuna flessione nelle iscrizioni
(esiste infatti una lista d’attesa, ma è necessaria ancora un po’ di pazienza
in quanto occorre che venga definito il numero dei tempi determinati in ogni
sezione), grazie alla disponibilità di risorse straordinarie pervenute dalla
Regione è stato possibile congelare, sino al giugno 2014, la retta di
compartecipazione prevista. Per il 2013 infatti sono disponibili 100mila euro,
per il 2014 vi è l’impegno a trovare le risorse attraverso un percorso di
condivisione e di confronto. In ogni caso, ha tenuto a sottolineare
l’Assessore, il Consiglio comunale ha approvato il regolamento relativo ai
nuovi criteri per la determinazione delle tariffe nei servizi educativi per
l’infanzia e scolastici nel quale è comunque prevista la compartecipazione al
costo del servizio.
Per quanto riguarda i nidi
per ora si registra una flessione: ad oggi infatti gli iscritti sono 150 contro
i 200 previsti, ma si tratta comunque di dati non definitivi perché ci sarà,
più avanti, una seconda graduatoria, e non è da escludere che se ne possa
attivare una terza. In ogni caso le quattro strutture esistenti rimarranno tutte
in funzione, non vi sarà alcuna chiusura: si tratta di una scelta politica già
presa. Una flessione che ci si attendeva, ha spiegato l’Assessore Alquati, registrata
anche nei nidi privati, ma dovuta a molteplici fattori, molti non riconducibili
all’adeguamento delle rette, bensì ad un diverso contesto sociale con il quale
ci si deve misurare.
Concludendo il suo
intervento, l'Assessore ha ribadito che si profila un anno di
transizione, durante il quale sarà necessario apportare aggiustamenti,
rivedendo, ad esempio, le fasce medio alte, perché occorre essere competitivi
con il privato, attirando l’utenza che ha effettivamente bisogno del servizio
offerto attraverso i nidi: il costo del servizio non cambia, deve però essere
rapportato alla reale capacità di compartecipazione delle famiglie che nelle
strutture comunali trovano alti standard di qualità. Inoltre, grazie al fondo
di 120mila euro reperito
nell’ambito delle assegnazioni di Bilancio 2013 al Settore Politiche Sociali,
vi saranno agevolazioni di cui potrebbero
beneficiare almeno 60 delle famiglie che hanno già provveduto alle iscrizioni.