11 novembre 2014

Prosegue il ciclo di mostre di arte contemporanea all'Archeologico


Prosegue al Museo Archeologico di San Lorenzo il ciclo di mostre di arte contemporanea, che si susseguiranno sino a febbraio 2015, dal titolo Uno più uno uguale a tre, titolo legato al paradosso di Zenone, tra un punto e un altro ce ne sta sempre un terzo … e così fino all'infinito. Venerdì 14 novembre, alle 17.30, sarà inaugurata l'esposizione di Luca Bertolo. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 novembre al 10 dicembre prossimo. Sarà quindi la volta di Gianni Politi, dal 12 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015, e di Enzo Cucchi (dal 9 gennaio al 3 febbraio 2015). Il lavoro di Luca Bertolo, nato a Milano nel 1968, è incentrato sulla pittura e sul disegno, intesi come mezzi sofisticati per una riflessione sui modi della rappresentazione. Ha esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero, tra cui GAM, Torino, 2014, GNAM, Roma 2013, Centro Luigi Pecci, Prato 2013, 2007; Nomas Foundation, Roma 2012; 176 / Zabludowicz Collection, Londra 2010. Dal 2014 insegna in un Master of Fine Arts alla Studio Art Centers International di Firenze.

Curatore di questo ciclo di mostre è Ettore Favini, che ha scelto come cornice l'ex basilica di San Lorenzo in quanto “l'arte dovrebbe ritornare ad uno stato di contemplazione silenziosa delle opere, in un luogo che sia legato in qualche modo con una dimensione 'altra'. La pittura viene spesso bistrattata e demonizzata ma è una delle forme più intellettuali di fare arte oggi. Ho invitato quattro pittori di diverse generazioni, a me vicini per varie ragioni. Considero questa mostra come un'opera, un dispositivo che, attivando un rapporto particolare con il pubblico, sia in grado di conferire un ulteriore grado di lettura alle opere esposte. Una mostra che offra la possibilità di un incontro uno a uno con l'opera, senza altre distrazioni.” Per questo la scelta del luogo è caduta sulla sede del Museo Archeologico, ricavato in una una delle chiese più antiche di Cremona. Durante gli scavi archeologici, al suo interno, sono venute alla luce una necropoli paleocristiana e una romana, oltre all'antica via Postumia. Questo luogo fatto di strati sovrapposti è parso al curatore un’immagine che corrisponde perfettamente al procedere della pittura. 


Come avvenuto per la prima mostra, che ha visto protagonista l'artista Pierpaolo Campanini, anche in questo caso vi sarà una sola opera esposta all'interno di un'installazione pensata dallo stesso curatore. La scelta di un solo dipinto non è stata semplice e Luca Bertolo la spiega in questo modo: “Viviamo immersi in un presente fantasmatico, dove cose e situazioni esistono solo in funzione di ciò che le seguirà. In tale costante e ansiosa ricerca di cosa verrà dopo, la preview si prende tutto, e anticipa, annullandolo, ogni giudizio. Corriamo distratti; quel che vediamo sono sempre e solo sequenze di immagini. In questo senso non mi dispiace l’idea di esporre un’opera sola: un’opera solitaria o in solitaria. Certo c’è sempre il rischio che qualche visitatore protesti:Ma, come? sono venuto qui solo per questo?! Tra l’altro è quasi impossibile che una singola opera contemporanea abbia la densità e la ricchezza di un pezzo di Jan Van Eyck o di Nicola Pisano. Prendiamola allora come una performance collettiva: mettiamoci in fila in una specie di reenactment (rievocazione) di fedeli davanti all’icona. Il quadro che ho scelto s’intitola Bandiera, come tutti gli altri pezzi di questa serie. La bandiera è l’incarnazione di un simbolo, solo che mentre il simbolo non cambia nel tempo (pensa alla falce e martello - al limite scompare dalla storia), una bandiera invece invecchia, come ogni oggetto reale. Ecco, mi intriga questo apparente paradosso. In ogni caso, l’idea è nata così, guardando i pezzi di vecchie tele che utilizzo per pulire i pennelli. Quegli scampoli umiliati e offesi, ma anche pieni di potenzialità, mi sono improvvisamente apparsi come brandelli di vecchie bandiere. Mi sarebbe bastato ricostruire il resto”.

Museo Archeologico San Lorenzo
via San Lorenzo 4, 26100 Cremona
tel. 0372 407775
da martedì a domenica 9 – 13 / festivi: 9 - 13
chiusura: lunedì



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