18 marzo 2014

Il sindaco Oreste Perri ha ricordato il maestro Mario Lodi

Prima di iniziare i lavori del Consiglio Comunale di lunedì 17 marzo, il Sindaco Oreste Perri ha ricordato la figura del maestro Mario Lodi.

Vorrei ricordare brevemente la figura del maestro Mario Lodi, nato a Piadena il 17 febbraio 1922, morto a Drizzona il 2 marzo 2014.
Molti hanno scritto sull’esperienza umana ed educativa unica del “maestro del Vho”, che ha accompagnato la nostra scuola italiana, arricchendola di valori e di ideali autentici.
Molto, quasi tutto, è stato scritto sulla sua lunga storia umana e sulla sua intensa attività di ‘educatore’; i suoi libri, tanti, molti scritti con i bambini stessi, sono ormai un patrimonio culturale comune che arricchisce il mondo della scuola di esperienze didattiche importanti e costruttive.
Voglio qui solo ricordare la "COSTITUZIONE legge degli italiani", il volume curato da Mario Lodi, promosso dal Comune e dalla Provincia di Cremona per la ricorrenza del 60° anniversario dell'entrata in vigore della nostra Costituzione, nel 2008. 

Il Presidente Giorgio Napolitano fece pervenire il suo apprezzamento, unitamente ad un messaggio che trova pubblicazione nel volume.
L’opera incontrò un inaspettato successo. Nelle ristampe, il Ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini scrisse una sua nuova prefazione all'opera; la Regione Lombardia concesse il patrocinio, e l'allora Presidente Roberto Formigoni firmò una sua presentazione alla pubblicazione. Anche l'ANCI della Lombardia concesse il patrocinio, attivando la promozione del volume attraverso i suoi strumenti di comunicazione, sia cartacei che telematici. L'Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche apprezzò il progetto cremonese patrocinandolo e promuovendolo sul suo sito. Sempre su internet, il Ministero della pubblica istruzione segnalò l'opera tra le iniziative promosse per festeggiare la nostra Costituzione.
Il volume, edito dal Comune di Cremona e dalla Casa delle Arti e del Gioco, è stato richiesto da tantissimi Comuni, dalla Sicilia alle regioni del nord Italia, da Università, Banche, Associazioni culturali, Biblioteche, Ambasciate Italiane all'estero. Per soddisfare la notevole richiesta si resero necessarie tre ristampe dell'opera, per complessive 90.000 copie.
Il maestro Lodi partiva dalla convinzione che la Scuola deve educare ed incoraggiare a conoscere, partendo dalle nozioni di base e dalle sensibilità più comuni, in una apertura – diceva – verso la vita, che è il grande palcoscenico su cui ognuno è protagonista; Lodi è stato, fino all’ultimo, un instancabile raccoglitore e divulgatore di scritti, disegni e ragionamenti di bambini.
Mi è sembrato doveroso ricordarlo qui, in questa Sala del Consiglio Comunale.
E chiudo questo mio breve ricordo con una affermazione del maestro Lodi svolta in un convegno a Perugia, nel marzo 2003, sul tema “Educare è difficile”. Diceva: “Oggi è difficile educare perché il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell’emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza. A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l’educazione dei sentimenti: parlare di amore a chi crede nella violenza, parlare di pace a chi vuole la guerra…”
Parole più che mai attuali che invitano tutti ad una riflessione seria che esige una responsabilità individuale e collettiva.

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