Lungo confronto nella
giornata di oggi tra la Giunta e i rappresentanti dei sindacati
confederali. Iniziata alle 11,30, la riunione si è protratta senza
interruzioni sino alle 16.30. Oltre al sindaco Oreste Perri e agli
assessori sono intervenuti il direttore generale Massimo Placchi, il
dirigente del Settore Affari Economici e Finanziari Paolo Viani, il
direttore del Settore Personale Sviluppo Organizzativo Maurilio
Segalini e la dirigente del Settore Politiche Educative Silvia
Toninelli.
Sono state affrontate ed
esaminate tutte le linee di indirizzo che i sindacati hanno proposto
in merito alla manovra di finanza locale 2013: progressività e
proporzionalità nell’applicazione dell’IRPEF; modulazione
dell’IMU; programmazione dei servizi per l’infanzia, partendo da
una adeguata lettura dei bisogni delle famiglie; interventi per
recuperare maggiori risorse provenienti dall’evasione e
dall’elusione contributiva e fiscale; realizzazione di risparmi
energetici ed implementazione dell’utilizzo delle fonti di energia
alternativa; ricerca di nuove fonti di finanziamento a partire dai
Fondi europei; riformulazione delle misure a sostegno delle persone
colpite dalla crisi; riorganizzazione interna dell’Amministrazione
per ottimizzare tutte le risorse.
La Giunta ha rimarcato
che, per buona parte delle linee di indirizzo presentate da parte
sindacale, sono già state da tempo intraprese precise azioni di
intervento. Gli enti locali, come è stato più volte rimarcato anche
dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), si trovano
in una situazione di grande incertezza, dovendo inoltre misurarsi con
un quadro normativo che, negli ultimi mesi, ha subito modifiche ed
ancora oggi non è pienamente definito. Il momento è particolarmente
difficile, aggravato da tutta una serie di situazioni non ancora
delineate, come quelle relative alla TARES e all'IMU. Tale confusione
i Comuni la stanno vivendo da tempo, ma quest'anno ancora di più. E
questo vale naturalmente anche per il Comune di Cremona.
Si ritiene pertanto che i
rappresentanti sindacali, in linea di massima, abbiano preso atto
degli sforzi attuati, compatibilmente con la situazione economica
attuale caratterizzata da una disponibilità di
risorse sempre più limitata. Al
termine della discussione, indubbiamente proficua ed avvenuta in un
clima di confronto aperto, sono rimaste distanti le vedute per quanto
riguarda le politiche educative e, in particolare, le scuole per
l’infanzia.
La Giunta, considerata la
complessa situazione in cui si trova ad operare, ha rivendicato come
dovuta la scelta attuata: infatti, contrariamente a quanto accade in
altre realtà, viene mantenuto ed assicurato il servizio offerto
chiedendo una compartecipazione, peraltro in una misura limitata,
alla spesa sostenuta. L’alternativa sarebbe stata la soppressione
del servizio, con il conseguente licenziamento di una trentina di
maestre. Si è invece preferito mantenere l’esistente, considerata
la qualità raggiunta ed ampiamente riconosciuta, evitando di fare
ricadere sull’intera collettività i costi di un servizio di cui
usufruisce poco più del 2,5% dell’intera popolazione di Cremona.
Al termine del lungo
confronto, la Giunta si è impegnata, compatibilmente con le risorse
che si rendessero disponibili e qualora si dovessero verificare
cambiamenti nella situazione generale, a riprendere il dialogo con i
sindacati così da potere trovare, nel rispetto delle rispettive
posizioni, punti di coesione.