In continuità con le linee adottate nella stesura della Variante
generale al Piano di Governo del Territorio (PGT), la Giunta, nella
seduta odierna, ha approvato i criteri di valutazione da seguire per
redigere le controdeduzioni alle osservazioni presentate. I criteri
indirizzeranno il lavoro facendo riferimento alle tematiche riguardanti
la localizzazione di nuovi ambiti espansivi e adeguamenti volumetrici,
le scelte sul tessuto urbano consolidato, le scelte sull'assetto del
commercio, gli approfondimenti in materia geologica ed ambientale e
rischio idraulico.
Rifiuto di localizzare nuovi ambiti espansivi e adeguamento volumetrico
Il documento approvato manifesta la non propensione verso richieste
destinate a generare nuovo consumo di suolo agricolo e nuove possibilità
di insediamenti in aree agricole. Le particolari misure di incentivo
alla rigenerazione urbana, presenti nel Piano delle regole, prospettano
una nuova stagione di interventi sul patrimonio edilizio esistente. Non è
ipotizzata l'introduzione di nuovi ambiti di trasformazione nel
Documento di piano. Relativamente agli ambiti di trasformazione già
compresi nella Variante generale del PGT, sono pervenute indicazioni
interessanti per migliorare gli assetti urbanistici prospettati. Appare
sproporzionata l'indicazione di un "drastico ridimensionamento delle
previsioni di espansione urbanistica su terreni agricoli" (anche perché
in larga parte si tratta di ambiti di trasformazione previgenti del PGT
2009 per i quali i diritti edificatori acquisiti non si possono
semplicemente annullare).
Le scelte sul tessuto urbano consolidato
L'inserimento di fattori di flessibilità, libertà e fattibilità in un
tessuto urbano consolidato, storicamente caratterizzato da un eccessivo
immobilismo, confuso con la pur necessaria conservazione, insieme
all'introduzione di elementi di razionalità, regolarità e continuità in
una situazione dove le precedenti regole ammettevano soluzioni bizzarre,
oggi non più ammesse dal nuovo regolamento edilizio, fanno ritenere che
la rivitalizzazione introdotta attraverso la Variante generale del
Piano delle regole abbia innescato una nuova speranza tale da invertire
la tendenza del passato ad abbandonare il centro storico. Le
osservazioni pervenute attestano da un lato il rinnovato interesse per
l'intervento sul patrimonio storico e per la rivitalizzazione della
città esistente, dall'altro lato l'opportunità di ricalibrare la nuova
disciplina di intervento nel Piano delle regole.
Assetto del commercio
Le analisi condotte in materia di commercio, unitamente ad ulteriori
dati acquisiti, mettono in evidenza alcuni elementi da ritenere
rilevanti agli effetti della Variante generale al PGT. Il documento
approvato dalla Giunta conferma la contrarietà alla formazione di nuove
grandi strutture di vendita, così come già previsto nel piano adottato.
Non si prevede neppure la possibilità di grandi concentrazioni
commerciali né di poli della vendita. Il documento prende atto delle
ragioni, supportate da adeguate argomentazioni, degli osservanti per
quanto concerne alcune problematiche legate al commercio. Le linee di
indirizzo tendono alla rimodulazione delle previsioni delle quote di
commercio formulate per alcuni ambiti di trasformazione. Tutto ciò va
peraltro contemperato con la strategia dei pacchetti localizzativi nei
cui insediamenti occorre garantire la commistione funzionale, senza la
quale non vi sarebbe vitalità urbanistica.
I nuovi approfondimenti in materia geologica e ambientale e di rischio idraulico
La mole di approfondimenti prodotti proprio a supporto della Variante
generale del PGT ha fatto in modo che tutta la materia geologica ed
ambientale e del rischio idraulico sia esaustivamente corredata di tutte
le ricerche probatorie sulla possibilità di rettificare la disciplina
cautelativa. Il Consiglio comunale ha adottato il nuovo studio geologico
alla luce della definizione dello studio idraulico all'interno del
centro edificato, rispetto allo stato di fatto. Lo studio idraulico
presentava inoltre la prospettiva progettuale nel caso di piena
conformità del collaudo delle opere di difesa idraulica eseguite sul
Morbasco. Tale collaudo è avvenuto il 3 aprile 2013, confermando le
opere come da previsione progettuale.