29 maggio 2013

Approda al Museo Civico la preziosa collezione di Carlo Alberto Carutti

Da sinistra, Ivana Iotta, Direttore del Settore Cultura e Musei, il Sindaco Oreste Perri,
 Carlo Alberto Carutti, Giovanni Accornero, l'Assessore Irene Nicoletta De Bona
Non appena tutti i reperti conservati all'interno dell'attuale Museo Stradivariano, ora ospitato al Museo Civico "Ala Ponzone", saranno trasferiti al Museo del Violino, nelle sale dell'appartamento Magio troverà posto la Collezione di strumenti a pizzico di Carlo Alberto Carutti, ingegnere milanese, fratello del mecenate cremonese Gianni Carutti, e cognato dello scrittore Giovanni Testori. Si tratta di una delle più prestigiose collezioni di questo genere esistenti in Italia, oltre sessanta pezzi tra chitarre, liuti, mandolini e altri antichi strumenti a pizzico, tutti perfettamente restaurati e funzionanti. La formula è quella del comodato gratuito per cinque anni, rinnovabili.
Lo ha comunicato ufficialmente lo stesso Carlo Alberto Carutti, che proprio domani, giovedì 30 maggio compirà 90 anni, nel corso di un incontro con la stampa tenutosi questa mattina a Palazzo Comunale, presenti il Sindaco Oreste Perri, l'Assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, Giovanni Accorsero, esperto e studioso, curatore del catalogo della collezione Carutti, e Ivana Iotta, Direttore del Settore Cultura e Musei del Comune di Cremona.



Un grande dono alla città, ha detto il Sindaco Oreste Perri, nell'anno in cui celebra il riconoscimento UNESCO del "saper fare liutaio". Un omaggio alla grande tradizione cremonese che, come ha sottolineato il primo cittadino, si arricchisce grazie alla generosità, alla passione, all'amore vero di un collezionista d'eccezione come Carlo Alberto Carutti: non appena le sale che ospiteranno gli strumenti raccolti in tanti anni dall'imprenditore milanese verranno aperte al pubblico (la data ipotizzata questa mattina è il 13 dicembre prossimo, festività di S. Lucia), Cremona si troverà a possedere un patrimonio liutario pressoché completo perché la liuteria comprende non solo gli strumenti a corda ma anche quelli a pizzico, anche loro costruiti da grandi maestri. "Il nostro Museo Civico potrà così vantare - ha concluso il Sindaco, -oltre ai venti quadri donati negli anni scorsi da Gianni Carutti, anche la straordinaria collezione del fratello Carlo Alberto che ha voluto mantenere saldo il legame della sua famiglia con la nostra città."
"Per far fronte all'assenza di un importante polo all'interno del Museo Civico come lo Stradivariano - ha aggiunto l'assessore Irene Nicoletta De Bona - ci siamo preoccupati di trovare un'altrettanto valida opportunità di attrazione. Grazie ai contatti con Carlo Alberto Carutti si è concretizzato il suo desiderio di depositare la sua collezione a Cremona: la ‘sua passione' come lui stesso la definisce. Questo ci consentirà di mantenere viva l'attenzione sulla nostra Pinacoteca, che pur vanta opere di assoluto pregio e valore, creando, al contempo, un collegamento ideale con il Museo del Violino. Il Museo, nei desideri dell'ingegnere Carutti, dovrà essere vivo e partecipato: base di studio per gli addetti ai lavori ma anche spunto per momenti di intrattenimento, concerti e spettacoli. Questa visione è assolutamente in linea con la nostra: musei non solo luoghi di conservazione e trasmissione ma anche luoghi di incontro e socializzazione. Con questo nuovo sito museale, dunque, tutte le ‘forme' nelle quali si esprime l'arte liutaria saranno disponibili a Cremona, favorendo in tal modo una panoramica più completa della liuteria stessa: dagli strumenti ad arco agli strumenti a pizzico. Questo ci sembra il modo migliore e più consono per celebrare il riconoscimento UNESCO."
 
"Sono io a ringraziare Cremona - ha tenuto a precisare Carlo Alberto Carutti - perché in questo modo si realizza un mio sogno: trovare il ‘nido' ideale dove potere sistemare quelli che ormai chiamo i mie fratellini. Io che sono nato a Milano, davanti alla torre del Filarete, ho preferito trovare ‘rifugio' nell'ospitale Cremona perché non voglio che i miei strumenti rimangano appesi in una vetrina, come pezzi da ammirare e niente più. Desidero invece che vivano, che siano utilizzati per concerti da tenere nella splendida Sala di S. Domenico all'interno del Museo Civico, siano oggetto di studio per tanti giovani studenti ed appassionati. Il mio è un atto d'amore per Cremona, così come è l'amore, non lo spasimo del possesso, che mi ha sempre guidato nel mettere insieme la mia collezione. E poi gli strumenti saranno nel luogo migliore, in splendide sale, accanto a dipinti di pittori come i Campi e i Bembo, solo per citarne alcuni."
Carlo Alberto Carutti, con il piglio dinamico che ancora lo contraddistingue, ha poi aggiunto: "Quando si parla di liuteria non si deve solo pensare a strumenti come il violino, ma anche alla chitarra o al mandolino, per fare solo alcuni esempi, anch'essi realizzati da grandissimi ed abilissimi artigiani. La presenza della mia collezione nella capitale della liuteria, lo spero vivamente, sarà l'occasione per aprire nuovi orizzonti. L'auspicio è che anche nei concorsi che si tengono in autunno, durante il festival dedicato appunto alla liuteria, trovino spazio anche gli strumenti a pizzico: è dalla competizione infatti che nasce l'interesse che poi muove le persone." "Attraverso la presenza del passato - ha concluso Carutti - i giovani troveranno ispirazione nell'arte del saper fare liutario."
 
Infine, Giovanni Accornero, esperto e studioso che ha curato il catalogo ragionato Carlo Alberto Carutti Passioni di un collezionista. Dai liuti ai violini, ora trasferito su cd, ha detto che le caratteristiche della collezione che presto troverà sede a Cremona, sono la qualità, la rarità, la storia e l'appartenenza a personaggi celebri. Si tratta infatti di strumenti costruiti tra il XVII ed il XX secolo da alcuni dei più importanti liutai europei e raccolti nel corso degli anni da un uomo raffinato, sensibile filantropo e appassionato musicista qual è Carlo Alberto Carutti.

Appuntamento dunque a dicembre per l'inaugurazione ufficiale della collezione di Carlo Alberto Carutti, mentre entro l'estate tutti i pezzi ora conservati al Museo Stradivariano saranno trasferiti al Museo del Violino la cui apertura ufficiale è prevista a settembre.
 
 

 

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