Da sinistra, Ivana Iotta, Direttore del Settore Cultura e Musei, il Sindaco Oreste Perri, Carlo Alberto Carutti, Giovanni Accornero, l'Assessore Irene Nicoletta De Bona |
Lo ha comunicato ufficialmente lo stesso Carlo Alberto Carutti, che proprio domani, giovedì 30 maggio compirà 90 anni, nel corso di un incontro con la stampa tenutosi questa mattina a Palazzo Comunale, presenti il Sindaco Oreste Perri, l'Assessore alla Cultura Irene Nicoletta De Bona, Giovanni Accorsero, esperto e studioso, curatore del catalogo della collezione Carutti, e Ivana Iotta, Direttore del Settore Cultura e Musei del Comune di Cremona.
Un grande dono alla città, ha detto il Sindaco Oreste Perri,
nell'anno in cui celebra il riconoscimento UNESCO del "saper fare liutaio". Un
omaggio alla grande tradizione cremonese che, come ha sottolineato il primo
cittadino, si arricchisce grazie alla generosità, alla passione, all'amore vero
di un collezionista d'eccezione come Carlo Alberto Carutti: non appena le sale
che ospiteranno gli strumenti raccolti in tanti anni dall'imprenditore milanese
verranno aperte al pubblico (la data ipotizzata questa mattina è il 13 dicembre
prossimo, festività di S. Lucia), Cremona si troverà a possedere un patrimonio
liutario pressoché completo perché la liuteria comprende non solo gli strumenti
a corda ma anche quelli a pizzico, anche loro costruiti da grandi maestri. "Il
nostro Museo Civico potrà così vantare - ha concluso il Sindaco, -oltre ai venti
quadri donati negli anni scorsi da Gianni Carutti, anche la straordinaria
collezione del fratello Carlo Alberto che ha voluto mantenere saldo il legame
della sua famiglia con la nostra città."
"Per far fronte all'assenza di un importante polo all'interno del Museo
Civico come lo Stradivariano - ha aggiunto l'assessore Irene Nicoletta
De Bona - ci siamo preoccupati di trovare un'altrettanto valida
opportunità di attrazione. Grazie ai contatti con Carlo Alberto Carutti si è
concretizzato il suo desiderio di depositare la sua collezione a Cremona: la
‘sua passione' come lui stesso la definisce. Questo ci consentirà di mantenere
viva l'attenzione sulla nostra Pinacoteca, che pur vanta opere di assoluto
pregio e valore, creando, al contempo, un collegamento ideale con il Museo del
Violino. Il Museo, nei desideri dell'ingegnere Carutti, dovrà essere vivo e
partecipato: base di studio per gli addetti ai lavori ma anche spunto per
momenti di intrattenimento, concerti e spettacoli. Questa visione è
assolutamente in linea con la nostra: musei non solo luoghi di conservazione e
trasmissione ma anche luoghi di incontro e socializzazione. Con questo nuovo
sito museale, dunque, tutte le ‘forme' nelle quali si esprime l'arte liutaria
saranno disponibili a Cremona, favorendo in tal modo una panoramica più completa
della liuteria stessa: dagli strumenti ad arco agli strumenti a pizzico. Questo
ci sembra il modo migliore e più consono per celebrare il riconoscimento
UNESCO."
"Sono io a ringraziare Cremona - ha tenuto a precisare Carlo Alberto
Carutti - perché in questo modo si realizza un mio sogno: trovare il
‘nido' ideale dove potere sistemare quelli che ormai chiamo i mie fratellini. Io
che sono nato a Milano, davanti alla torre del Filarete, ho preferito trovare
‘rifugio' nell'ospitale Cremona perché non voglio che i miei strumenti rimangano
appesi in una vetrina, come pezzi da ammirare e niente più. Desidero invece che
vivano, che siano utilizzati per concerti da tenere nella splendida Sala di S.
Domenico all'interno del Museo Civico, siano oggetto di studio per tanti giovani
studenti ed appassionati. Il mio è un atto d'amore per Cremona, così come è
l'amore, non lo spasimo del possesso, che mi ha sempre guidato nel mettere
insieme la mia collezione. E poi gli strumenti saranno nel luogo migliore, in
splendide sale, accanto a dipinti di pittori come i Campi e i Bembo, solo per
citarne alcuni."
Carlo Alberto Carutti, con il piglio dinamico che ancora lo contraddistingue,
ha poi aggiunto: "Quando si parla di liuteria non si deve solo pensare a
strumenti come il violino, ma anche alla chitarra o al mandolino, per fare solo
alcuni esempi, anch'essi realizzati da grandissimi ed abilissimi artigiani. La
presenza della mia collezione nella capitale della liuteria, lo spero vivamente,
sarà l'occasione per aprire nuovi orizzonti. L'auspicio è che anche nei concorsi
che si tengono in autunno, durante il festival dedicato appunto alla liuteria,
trovino spazio anche gli strumenti a pizzico: è dalla competizione infatti che
nasce l'interesse che poi muove le persone." "Attraverso la presenza del passato
- ha concluso Carutti - i giovani troveranno ispirazione nell'arte del saper
fare liutario."
Infine, Giovanni Accornero, esperto e studioso che ha curato il catalogo ragionato Carlo Alberto Carutti Passioni di un collezionista. Dai liuti ai violini, ora trasferito su cd, ha detto che le caratteristiche della collezione che presto troverà sede a Cremona, sono la qualità, la rarità, la storia e l'appartenenza a personaggi celebri. Si tratta infatti di strumenti costruiti tra il XVII ed il XX secolo da alcuni dei più importanti liutai europei e raccolti nel corso degli anni da un uomo raffinato, sensibile filantropo e appassionato musicista qual è Carlo Alberto Carutti.
Appuntamento dunque a dicembre per l'inaugurazione ufficiale della collezione di Carlo Alberto Carutti, mentre entro l'estate tutti i pezzi ora conservati al Museo Stradivariano saranno trasferiti al Museo del Violino la cui apertura ufficiale è prevista a settembre.