La Giunta comunale ha approvato l'adesione al "Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" elaborato da Sindaci e Assessori all'interno delle iniziative delle Buone Pratiche promossa da Terre di mezzo e Legautonomie Lombardia. L'adesione al Manifesto impegna l'Amministrazione Comunale a realizzare gli obiettivi che il Manifesto si pone.
Le motivazioni che hanno portato a tale decisione è che serve una nuova legge quadro nazionale sul gioco d'azzardo, occorrono leggi regionali specifiche ed è necessario dare ai sindaci potere di programmazione, controllo e ordinanza. E' infatti indispensabile mettersi in rete con altre Amministrazioni e altri territori, con le ASL, le Prefetture e le Questure, per costruire un fronte ampio di informazione, formazione e contrasto a questo tipo di gioco che si sta rivelando una vera emergenza sociale.
La Giunta ritiene inoltre indispensabile costruire reti coinvolgendo parrocchie, scuole, associazioni, volontari, polizia locale e forze dell'ordine per attivare iniziative culturali e formative, attività di controllo e di prevenzione finalizzate a recuperare i valori insostituibili della cultura per conoscere e comprendere la portata e le conseguenze del gioco d'azzardo, costruire nuovi atteggiamenti e nuove mentalità, recuperare i valori fondanti della nostra società basati sul lavoro, sull'impegno e sui talenti.La richiesta di una nuova legge quadro nazionale sul gioco d'azzardo è ritenuta indispensabile perché lo Stato recuperi il governo e la programmazione politica su questa attività. La legge deve contemplare la ridefinizione delle procedure di autorizzazione, di fatto azzerate con la deregulation introdotta dalle norme dal 2003 in poi, e ricondurre in un ambito di gestione e controllo il ruolo e le competenze dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli; deve realmente impedire l'accesso ai giochi d'azzardo ai minori, intervenire sulla tassazione sui giochi perché sia più equa rispetto a tutte le altre tassazioni, e prevedere un controllo più rigoroso dei flussi di denaro e nei confronti dei concessionari; deve prevedere una moratoria per l'installazione di nuovi giochi e l'apertura di nuove sale gioco, e limitare i messaggi pubblicitari garantendo forme di reale e corretta informazione per il pubblico; deve recepire l'indicazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che vede nel gioco d'azzardo compulsivo una forma morbosa chiaramente identificata che può portare a un'autentica malattia sociale in assenza di misure idonee di informazione e prevenzione, e prevedere il finanziamento della cura del gioco patologico anche mediante la destinazione a tale scopo di una percentuale degli introiti di gioco per garantire ai malati di gioco i diritti già vigenti per i malati di altre dipendenze; deve destinare una quota dei premi non riscossi ad attività di ricerca/prevenzione/cura del gioco d'azzardo anche per monitorare le forme di gioco problematico e patologico in Italia; infine deve prevedere un atto di indirizzo che sostenga le iniziative a livello regionale per la messa in atto di misure di prevenzione, cura e riabilitazione dalla patologia legata al gioco
La Giunta sollecita inoltre il varo di una legge regionale finalizzata a definire le norme per la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate; assicurare l'erogazione di specifici e propri livelli essenziali di assistenza concernenti la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate; prevedere, per l'attuazione degli interventi previsti, il concorso degli enti locali, delle istituzioni scolastiche, delle Aziende Sanitarie Locali, degli enti accreditati e iscritti nell'Albo regionale, degli organismi del terzo settore, nonché delle associazioni scientifiche che perseguono fini di studio, prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico.
Infine, occorre modificare la legislazione vigente in modo che venga dato ai Sindaci e alle Giunte comunali un reale potere di controllo sulla diffusione e utilizzo dei numerosi strumenti di gioco sul proprio territorio, non solo per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza, ma in virtù della responsabilità sanitaria che compete ai sindaci consentendo loro di costruire "un sistema di prevenzione sociale" riconosciuto dalla Corte Costituzionale (sentenza n.300/2011) e dal Tar Lombardia, Brescia (Sez. II Sentenza n.1484 del 31 agosto 2012).Anche la Giunta comunale di Cremona ritiene infatti che i Comuni possano decidere la distribuzione e la collocazione delle sale gioco e delle slot machine nei propri territori di competenza, definendo le distanze ritenute più idonee dai punti sensibili, e stabilendo l'orario di apertura e di chiusura delle sale gioco e dei bar e altri locali ove siano collocate slot machine e altri apparecchi per il gioco, nonché di essere interpellati preventivamente dai questori per l'installazione di nuovi giochi.