Il Centro
Interculturale Mondinsieme dell’Assessorato ai Diritti di
Cittadinanza e il Centro per le Famiglie del Settore Politiche
Sociali hanno partecipato al bando Fondo Europeo per l’Integrazione
denominato “Mediazione sociale, linguistica e interculturale”
annualità 2013, con il Progetto “Dire, Fare, Abitare”, facendo
proprio l’obiettivo strategico che, insieme alla garanzia di un
alloggio adeguato, vede come prioritaria la promozione di comunità
solidali, socialmente sostenibili, e la diffusione di una nuova
cultura dell’abitare. E’ proprio in questa nuova chiave di
lettura che sono stati declinati i temi della sicurezza e della
socialità evidenziando che la costruzione di una “comunità
abitativa” è intrinsecamente legata alla qualità dell’abitare
attraverso lo sviluppo di nuove modalità e di nuovi strumenti di
gestione. Il Progetto “Dire, Fare, Abitare” è risultato 6°
classificato a livello nazionale su 126 progetti, quindi ammesso al
finanziamento per un budget complessivo pari a 187.243,88 euro.
A
seguito della sperimentazione avviata dal Settore Politiche Sociali
del tutor condominiale, è emersa la necessità di accostarsi al tema
dell’abitare con un approccio diverso, attraverso un processo
integrato in grado di mettere a sistema le componenti immobiliari,
gestionali e sociali, per conseguire una “sostenibilità
complessiva”, tenuto conto anche della particolare crisi economica
e sociale contingente: un chiaro segnale è senza dubbio l’incremento
del fenomeno della cosiddetta morosità incolpevole, della difficoltà
incontrata dagli inquilini nel far fronte al costo dell’affitto o
alle spese di gestione a causa di situazioni di impoverimento, anche
solo temporanee, quali la perdita del lavoro, ad esempio.
Una
situazione che, se affrontata solo sotto l’aspetto burocratico ed
amministrativo, potrebbe produrre un aggravarsi del costo sociale
connesso alla perdita dell’alloggio da parte delle persone che si
trovano in tali condizioni. La proposta progettuale “Dire, Fare,
Abitare” è tesa ad affrontare il tema dell’accesso all’alloggio
attraverso un approccio caratterizzato da una forte integrazione tra
soggetti pubblici e privati.
Gli obiettivi sono i seguenti:
promuovere il pieno godimento dei diritti abitativi da parte dei
cittadini stranieri di paesi terzi per contrastare forme di
discriminazione e favorire la piena integrazione; rendere più
efficace la risposta di tutti i soggetti coinvolti (privato\pubblico)
per facilitare l’accesso e il mantenimento dell’alloggio;
prevenire e contrastare fenomeni di disagio e conflitto in diversi
contesti abitativi multiculturali con particolare riferimento alle
situazioni di morosità di affitti ed utenze; coinvolgere attivamente
i cittadini stranieri e non per favorire la coesione sociale, in
un’ottica partecipativa e di cittadinanza attiva; sensibilizzare la
cittadinanza tutta sui temi e i processi dell’integrazione.
Per
tale motivo è stata costituita una specifica rete di partner che
vede come capo fila il Comune di Cremona, al quale si affiancano
l’Azienda Sociale del Cremonese, le cooperative Lae2, Iride,
Nazareth, Fuxia, quindi l’ A.L.E.R. ed il Forum Provinciale
Cremonese dell'Associazionismo. Accanto si colloca una rete di
soggetti del territorio che svolgono un ruolo di sostenitori e di
facilitatori del progetto nella realizzazione delle diverse azioni.