L’inserimento del Saper Fare Liutario nella
Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO offre una
splendida occasione per il territorio in termini di immagine e di visibilità
positiva; una opportunità che, per essere colta appieno, richiede che siano
attuate le misure necessarie a mantenere le condizioni di eccellenza. Per fare
questo ieri pomeriggio, su iniziativa dell'assessore alle Politiche Culturali Irene
Nicoletta De Bona, negli uffici del Sistema Museale si sono incontrati tutti i
soggetti interessati per valutare la proposta di costituire una governance
della liuteria, avente il compito di integrare e coordinare le varie componenti
del sistema liutario della città, ponendosi come soggetto facilitatore e di
raccordo tra le varie istanze e progettualità.
Il ruolo, dunque, della governance della liuteria
Cremonese sarà quello di
coordinamento delle attività in ambito liutario volte all’elaborazione di una
proposta sistemica efficace, nella prospettiva del raggiungimento di un
obiettivo fondamentale: il legame tra la tutela, la fruizione e la
valorizzazione dei beni culturali e lo sviluppo di tale connessione insieme
alla consapevolezza del suo significato all’interno delle comunità territoriali
che lo custodiscono. Il ruolo del Comune di Cremona sarà di coordinamento e
propulsione delle attività della governance. Con questa riunione è iniziato un
percorso virtuoso che coinvolge tutte le realtà interessate al Saper fare
liutario cremonese.
“Sono soddisfatta di questo primo incontro –
dichiara l'assessore Irene Nicoletta De Bona – per la grande volontà
manifestata da tutti di lavorare insieme, con impegno, in questo nuovo progetto
di governance della liuteria, riconoscendo che solamente unendo gli sforzi ci
saranno ricadute positive non solo per la città di Cremona, ma per tutto il
territorio. Riuscire ad esaltare l'eccellenza cremonese del saper fare liutario
è un interesse comune, di scuole, maestri liutai, del sistema economico
cremonese. L'aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento – continua
l'Assessore – non deve far credere di aver ultimato il lavoro, ma al contrario
deve essere lo stimolo per continuare a lavorare e mantenere alta l'attenzione
perché siano mantenute le condizioni di eccellenza e se possibile, migliorarle
e questo è fattibile solamente stando uniti.”