20 giugno 2013

Bilancio di previsione 2013: lungo confronto tra la Giunta e i sindacati confederali. Esaminati tutti i temi della manovra fiscale

Lungo confronto nella giornata di oggi tra la Giunta e i rappresentanti dei sindacati confederali. Iniziata alle 11,30, la riunione si è protratta senza interruzioni sino alle 16.30. Oltre al sindaco Oreste Perri e agli assessori sono intervenuti il direttore generale Massimo Placchi, il dirigente del Settore Affari Economici e Finanziari Paolo Viani, il direttore del Settore Personale Sviluppo Organizzativo Maurilio Segalini e la dirigente del Settore Politiche Educative Silvia Toninelli.
 
Sono state affrontate ed esaminate tutte le linee di indirizzo che i sindacati hanno proposto in merito alla manovra di finanza locale 2013: progressività e proporzionalità nell’applicazione dell’IRPEF; modulazione dell’IMU; programmazione dei servizi per l’infanzia, partendo da una adeguata lettura dei bisogni delle famiglie; interventi per recuperare maggiori risorse provenienti dall’evasione e dall’elusione contributiva e fiscale; realizzazione di risparmi energetici ed implementazione dell’utilizzo delle fonti di energia alternativa; ricerca di nuove fonti di finanziamento a partire dai Fondi europei; riformulazione delle misure a sostegno delle persone colpite dalla crisi; riorganizzazione interna dell’Amministrazione per ottimizzare tutte le risorse.

La Giunta ha rimarcato che, per buona parte delle linee di indirizzo presentate da parte sindacale, sono già state da tempo intraprese precise azioni di intervento. Gli enti locali, come è stato più volte rimarcato anche dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), si trovano in una situazione di grande incertezza, dovendo inoltre misurarsi con un quadro normativo che, negli ultimi mesi, ha subito modifiche ed ancora oggi non è pienamente definito. Il momento è particolarmente difficile, aggravato da tutta una serie di situazioni non ancora delineate, come quelle relative alla TARES e all'IMU. Tale confusione i Comuni la stanno vivendo da tempo, ma quest'anno ancora di più. E questo vale naturalmente anche per il Comune di Cremona.

Si ritiene pertanto che i rappresentanti sindacali, in linea di massima, abbiano preso atto degli sforzi attuati, compatibilmente con la situazione economica attuale caratterizzata da una disponibilità di risorse sempre più limitata. Al termine della discussione, indubbiamente proficua ed avvenuta in un clima di confronto aperto, sono rimaste distanti le vedute per quanto riguarda le politiche educative e, in particolare, le scuole per l’infanzia.

La Giunta, considerata la complessa situazione in cui si trova ad operare, ha rivendicato come dovuta la scelta attuata: infatti, contrariamente a quanto accade in altre realtà, viene mantenuto ed assicurato il servizio offerto chiedendo una compartecipazione, peraltro in una misura limitata, alla spesa sostenuta. L’alternativa sarebbe stata la soppressione del servizio, con il conseguente licenziamento di una trentina di maestre. Si è invece preferito mantenere l’esistente, considerata la qualità raggiunta ed ampiamente riconosciuta, evitando di fare ricadere sull’intera collettività i costi di un servizio di cui usufruisce poco più del 2,5% dell’intera popolazione di Cremona.

Al termine del lungo confronto, la Giunta si è impegnata, compatibilmente con le risorse che si rendessero disponibili e qualora si dovessero verificare cambiamenti nella situazione generale, a riprendere il dialogo con i sindacati così da potere trovare, nel rispetto delle rispettive posizioni, punti di coesione. 

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