01 luglio 2013

Stabiliti i costi massimi del nuovo servizio di bike sharing



Il Consiglio Comunale ha individuato il livello massimo delle tariffe da applicare per la fruizione del servizio di bike sharing che sarà assegnato tramite gara ad evidenza pubblica con apposito procedimento. Abbonamento annuale: 25,00 euro comprensivi di tessera di iscrizione e ricarica obbligatoria di 5,00 euro; tariffa oraria: prima mezz'ora gratuita; dalla seconda alla terza mezz'ora 0,80 euro; quarta mezz'ora e successive 2,00 euro. E’ stato inoltre dato mandato alla Giunta Comunale, a seguito degli esiti della gara per l'assegnazione del servizio, di deliberare l'eventuale istituzione di nuovi titoli e livelli tariffari entro i limiti massimi della presente deliberazione. Sono stati individuati in 5 anni prorogabili per altri 5, previa verifica del rispetto degli accordi e dell’efficacia della gestione, la durata massima dell’affidamento del servizio.

"Da fine 2010 è attivo a Cremona un servizio di bike sharing", spiega l'Assessore alle Politiche Ambientali Francesco Bordi, " in forma gratuita e completamente meccanico, che si avvale dalla collaborazione di alcuni esercenti per la presa e consegna delle biciclette che devono essere riportate nella medesima postazione di prelievo. In fase iniziale si è optato per questa soluzione che limitava la libertà di poter lasciare le biciclette anche in postazioni diverse da quelle di prelievo, poiché molto più economica rispetto ai sistemi maggiormente in uso che richiedono una struttura con forte impiego di personale per la gestione e manutenzione, nonché una dotazione tecnologica completamente diversa."

"Il continuo aumento di iscritti e relativi prelievi", prosegue l'Assessore, "ha però portato gli uffici preposti ad una situazione di difficoltà gestionale di un sistema giunto al massimo dell'espansione possibile con le risorse esistenti. Da qui la volontà di evolvere il servizio verso sistemi già in uso in tutta Europa, garantendo agli utenti di riconsegnare i cicli anche in postazioni diverse da quelle di prelievo ed avendo mediante adeguati software un costante monitoraggio della situazione delle postazioni e degli utenti che effettuano i prelievi anche al fine di scongiurare il furto dei cicli (fenomeno, pur non in maniera eclatante, presente nel sistema attuale)."

L'opportunità di questa trasformazione, ancora una volta a costo zero per il Comune, è stata fornita dal bando regionale a valere sui fondi europei POR FESR Asse 3 Mobilità Sostenibile. Il progetto prevede diverse azioni, tra cui la trasformazione del sistema di bike sharing come sopra descritto. L'evoluzione del sistema comporta anche un importante capitolo relativo alla gestione e manutenzione dello stesso.

Per affrontare tutta l'operazione si sta mettendo a punto un bando gara che prevede l'esecuzione delle opere di trasformazione (la parte investimenti) utilizzando i fondi di derivazione regionale, mentre per la gestione e la manutenzione per un periodo massimo di dieci anni (5 prorogabili con altri 5) sono state previste tre forme di remunerazione per il gestore: l'esenzione dal versamento della tassa di occupazione suolo pubblico; gli introiti dalle tariffe applicate al servizio; gli introiti derivanti dalla gestione commerciale di 42 impianti pubblicitari sul territorio cittadino (come già avviene in altre città, es. Como).

Per quanto riguarda la parte tariffaria, poiché si è ritenuto opportuno valutare in sede di offerta tutte le azioni che il gestore vorrà mettere in atto per promuovere ed ampliare il servizio stesso, in considerazione del fatto che i livelli tariffari sono un aspetto molto rilevante a tal fine, all'interno di un piano di marketing il proponente dovrà dichiarare la tipologia dei titoli che metterà in atto (giornaliero, settimanale, mensile ed annuale) ed il valore degli stessi.


"Per evitare che queste offerte eccedano a quelle in vigore nelle città prese a campione", conclude l'Assessore Bordi, " si è richiesto al Consiglio comunale l'espressione di un parere circa la tariffa massima applicabile e la dotazione minima di tipologie di titoli di viaggio, esaminando quelli in vigore nelle città di Torino, Milano, Parma e Bergamo. Resta inteso che, in virtù della delega concessa dal Consiglio comunale, le tipologie di tariffe ed i loro livelli che emergeranno da quanto offerto dal vincitore della gara, potranno essere approvate e/o modificate (sempre nei limiti massimi stabiliti dal Consiglio) dalla Giunta."

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