12 maggio 2014

Giovedì 15 maggio l’evento finale di “Amleto al termine della notte” e da venerdì 16 a domenica 18 spettacoli al Teatro Monteverdi

Dopo il viaggio di Inseguendo Ulisse, dopo la ricerca di un mondo possibile e diverso dal nostro con Don Chisciotte nel Paese delle Meraviglie, quest’anno l’Assessorato alle Politiche Educative ha proposto ai giovani cremonesi il progetto teatrale Amleto al termine della notte, a cura della cooperativa di promozione culturale “Il ramo d’oro”, rivolto agli studenti degli istituti scolastici cittadini ed alle associazioni che si occupano di disabilità. Amleto al termine della notte - un riferimento esplicito al principe di Danimarca e al Viaggio al termine della notte di Céline - si è proposto anche per quest’anno scolastico quale strumento di formazione e di confronto con la città, raccontata e vista dai ragazzi attraverso il linguaggio teatrale. L’evento finale si terrà giovedì 15 maggio dalle 18.00 alle 21.00 circa con partenza da piazza del Comune, Cortile Federico II, Battistero e Loggia dei Militi: si esibiranno le scolaresche che, successivamente, sfileranno lungo un percorso itinerante, per giungere fino a piazza Marconi. Da venerdì 16 maggio a domenica 18 maggio si svolgerà al Teatro Monteverdi di via Dante il festival vero e proprio.

Ecco il programma degli spettacoli che si terranno al Teatro Monteverdi di via Dante

Venerdì 16 maggio

ore 10.15 La compagnia dei Cirindelli, Anffas Cremona Onlus
Una luce nel buio

ore 11.15 Centri Diurni Disabili di Cremona e Pessina, 3A e 3B Scuola primaria Manzoni
Vorrei vedere i miei sogni

ore 21.00 Liceo Manin
Dormire, forse sognare (Un viaggio nel mondo dei sogni)

ore 21.45 IIS J.Torriani, IPIALL
M’è parso che volesse dir qualcosa, nel punto che s’udì cantare il gallo

Sabato 17 maggio

ore 9.00 Scuola secondaria di I° Vida 3G
Noi e la nostra canzone

ore 10.00 Scuola secondaria di I° Vida 3A
Il futuro siamo noi: essere o non essere

ore 11.00 Scuola secondaria di I° Vida 2F e gruppo disabilità Vida
Sogniamo di non essere in guerra

ore 12.00 Scuola secondaria di I° A. Frank 2A
Siamo ritmo e cuore del mondo

ore 16.00 Agropolis, Liceo M.G.Vida, Coop. Iride, Assoc. Scout CNGEI 
Autostop

Domenica 18 maggio

ore 15.00 Danzaterapia Lae
Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera

ore 16.00 Teatroterapia Lae
L'uomo sogna di...

ore 21.00 AIFA
Basta una panchina ed il gioco è fatto

L’ingresso è libero e gratuito, anche se è consigliata la prenotazione al Teatro Monteverdi. Il progetto ha coinvolto nove istituti di vario ordine e grado e cinque realtà associative che si occupano di disabilità per un totale di circa 390 partecipanti. In particolare hanno partecipato tre scuole primarie: Bianca Maria Visconti, Manzoni con quattro classi per un totale di 78 allievi; tre istituti di scuola secondaria di primo grado: Vida, Virgilio, S.Famiglia, Anna Frank con sette classi per un totale di 170 allievi; tre istituti di scuola secondaria di secondo grado: Manin, Torriani, IPIALL con tre classi per un totale di 72 allievi ed infine cinque associazioni che lavorano nel campo della disabilità: Lae, Aifa, Agropolis, Centro Diurno Disabili, Anffas per un totale di 72 partecipanti in collaborazione con altri soggetti del territorio.

La scelta di questo tema l’aveva spiegata, all’inizio del progetto, Luigi Ronda, responsabile della Cooperativa “Il Ramo d’Oro”: “Dopotutto Amleto è un ragazzo che dice no al mondo così come è, è colui che va in cerca del colpevole, che non sta al gioco della politica, ma pretende la verità degli affetti, è colui che usa il teatro per svelare, che avverte nella finzione dei comici che recitano lo strumento per far emergere la verità dal cuore della notte. In questo senso il teatro è strumento e non fine per costruire relazioni, per abbattere le barriere della diversità non in nome di un’omologazione ma nel rispetto delle differenze, messe su un terreno comune per giocare tutti insieme il proprio desiderio di essere. Coniugare Shakespeare e Céline come pretesto, come punto di partenza è non avere paura di confrontarsi col buio della notte, con l’oscurità, quel confronto che Amleto cerca nel suo desiderio di scoprire chi ha ucciso il padre e forse costruire il proprio sé al di là del padre. Agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e agli studenti delle classi terze delle medie è stato chiesto di lavorare sulla notte, sui sogni e la paura del buio utilizzando pretesti narrativi e ovviamente il proprio vissuto, il tutto attraverso laboratori. L’Amleto al termine della notte si offre come un viaggio nelle nostre paure, nelle incertezze e spavalderie del crescere, nell’anima che si forma, che muta nel buio della notte per riemergere a nuova luce”.


Per informazioni:

Settore Politiche Educative
Servizio Politiche Giovanili -Teatro Monteverdi
via Dante 149, 26100 Cremona


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